OTTAWA. Sulla scia dell'Australia, anche il Canada vara misure drastiche per evitare la diffusione dell'ebola sul proprio territorio. Il governo di Ottawa ha deciso di sospendere il rilascio dei visti ai cittadini dei Paesi dell'Africa occidentale colpiti dal virus e alle persone che vi hanno soggiornato negli ultimi 3 mesi. Lo ha annunciato il ministro dell'Immigrazione, ChrisAlexander.Dopo l'Australia, il Canada è il secondo Paese occidentale a decidere di chiudere le frontiere. Sospese anche le richieste di soggiorno permanente. L' AUSTRALIA CHIUDE LE FRONTIERE AI PAESI AFRICANI Frontiere chiuse agli immigrati provenienti dai Paesi dell'Africa occidentale colpiti dall'epidemia di Ebola. La decisione estrema è stata presa dall'Australia, Paese nel quale ad oggi non si sono registrati casi, proprio per prevenire il rischio che il virus giunga sul territorio. Una misura che prevede pure lo stop dei programmi umanitari, nonostante più volte l'Organizzazione mondiale della sanità abbia invitato a non isolare gli Stati colpiti. Il governo australiano ha dunque annunciato la sospensione «provvisoria del proprio programma di immigrazione, compreso il programma umanitario, in provenienza» dalla Liberia, Guinea e Sierra leone. Non saranno così più istruite nuove domande di visti e sono annullati i visti temporanei già accordati a persone che non abbiano ancora lasciato i propri Paesi. Per quanto riguarda invece le persone che hanno ottenuto visti permanenti su basi umanitarie, queste saranno sottoposte a tre serie di esami medici prima della partenza e ad un nuovo esame medico al loro arrivo in Australia. Gli altri detentori di visti di lunga durata devono sottoporsi prima di partire a tre settimane di quarantena. E misure drastiche sono state decise anche dal Belgio, che ha sospeso le espulsioni di immigrati verso i Paesi africani dell'epidemia per evitare il rischio contagio per gli agenti di Polizia tenuti all'accompagnamento.