Giovedì 19 Dicembre 2024

Burkina Faso, la presidenza transitoria va al colonnello Zida

BURKINA FASO. Il numero 2 della guardia presidenziale ''assume'' le responsabilita' di capo dello Stato di transizione in Burkina Faso. Il colonnello Isaac Zida, numero 2 della guardia presidenziale ha definito ''sorpassate'' le dichiarazioni similari di ieri del capo di stato maggiore del Burkina Faso Nabéré Honoré Traoré. ''Assumo d'ora in poi le responsabilita' di capo transitorio e di capo dello Stato per assicurare la continuita' dello Stato'' e una ''transizione democratica tranquilla'' ha affermato il colonnello Zida, alla testa di un gruppo di giovani ufficiali, in un discorso televisivo.' Il presidente del Burkina Faso, Blaise Compaore', si trova ''in un luogo sicuro'' e la sua integrita' ''fisica e morale e' assicurata''. Lo ha detto il n.2 della guardia presidenziale, il colonnello Isaac Zida, che ha annunciato di aver assunto la presidenza transitoria del paese. Interrogato da un giornalista a proposito dell'ex presidente Compaore', che ha lasciato il potere ieri, e del generale Gilbert Diendere, suo capo di Stato maggiore particolare, il colonnello Zida, nuovo presidente transitorio, ha risposto: ''Si trovano in un luogo sicuro, la loro integrita' fisica e morale e' assicurata''. Il presidente del Burkina Faso,Blaise Compaoré, ha annunciato in un comunicato che lascia il potere. "Con l'intenzione di preservare le conquiste democratiche e la pace sociale - recita il comunicato letto da una giornalista alla televisione locale BF1 - io (Compaoré) dichiaro che il potere é vacante in modo da permettere la realizzazione di una transizione che deve sfociare il elezioni libere e trasparenti nel tempo limite di 90 giorni". Blaise Compaoré auspica poi elezioni "libere e trasparenti" entro 90 giorni. Capo esercito assume funzioni presidente - Il capo di stato maggiore dell'esercito del Burkina Faso, generale Honoré Traoré, ha annunciato in un comunicato che "assume" la funzione di "capo dello stato", in "conformità alle disposizioni costituzionali".   4 VOLONTARI ITALIANI NEL PAESE Quattro volontari della onlus toscana Movimento Shalom sono in Burkina Faso, dove è in corso ungolpe, che è scoppiato mentre il gruppo, partito dall'Italia, era in volo per l'Africa. "Al momento - spiega il Movimento Shalom in una nota - i volontari sono nella città di Koupela, ospiti della diocesi e della locale sezione del Movimento". Il Movimento esprime "preoccupazione per la situazione in Burkina Faso" e aggiunge: "al momento tutti i nostri progetti e attività sono sicure e funzionanti". I volontari sono Enrico e Maria Spinelli di Prato, Stefano Piemontese di Firenze, e Nico Russoniello di Fucecchio (Firenze). Il Movimento Shalom, che ha sede a San Miniato (Pisa), ha informato il Ministero degli esteri della loro presenza in Burkina. "Ieri sera - spiega la nota - i quattro volontari sono stati fatti atterrare a Niamey, in Niger, e con un pullman sono entrati in Burkina, poiché l'aeroporto della capitale Ouagadougou era stato chiuso. A Ouagadougou, il coordinatore di Shalom Burkina, Jean Paul Monè, ci ha confermato che il presidente Blaise Compaore è ancora in Burkina protetto da un gruppo di militari fedeli. Questo naturalmente complica la situazione e si temono altri scontri". "I 4 volontari italiani - conclude la nota - erano andati per monitorare la casa famiglia di Nouna, le adozioni a distanza e a dare avvio alla realizzazione di un frantoio per l'estrazione di olio combustibile dalle piantagioni di Jatropha". ASSEDIO ALLO STATO MAGGIORE Centinaia di manifestanti - la maggior parte dei quali provenienti dalla piazza della Nazione, cuore della protesta anti-Compaorè - hanno preso d'assalto la sede dello Stato maggiore delle forze armate burkinabè, chiedendo le dimissioni del suo capo, il generale Honorè Nabere Traorè, considerato troppo vicino al presidente. Il generale Traorè avrebbe dato la sua disponibilità ad incontrare una delegazione di manifestanti, che comunque pare non abbiano alcuna intenzione di sospendere l'assedio. Il generale Kwamé Lougué, il cui nome è stato invocato ieri, dalla piazza, per fare cadere il regime di Blaise Compaorè, sarebbe stato fermato (non si capisce ancora bene da chi) a Ouagadougou mentre stava tentando di raggiungere piazza della Nazione, nel cuore della capitale burkinabè, per unirsi ai manifestanti che, già da ore, la occupano. La notizia è riferita dal sito Koaci che cita testimoni diretti dell'episodio. Intanto, nel corso della notte le abitazioni di decine di uomini politici considerati vicini a Compaorè sono state prese d'assalto, devastate e saccheggiate. IL PAESE E' NEL CAOS  Circa 30 persone sono morte e almeno altre 100 sono rimaste ferite negli scontri in Burkina Faso, dove sull'onda della rivolta popolare i militari hanno sciolto Governo e Parlamento. L'opposizione riconosce il "colpo di Stato" e chiede "senza negoziati" le dimissioni del presidente Compaoré, che invece resiste e chiede una transizione democratica. L'esercito ha annunciato lo scioglimento del governo e dell'Assemblea nazionale e ha imposto il coprifuoco notturno. I militari hanno anche annunciato un nuovo organo di transizione, di fatto una giunta, dopo le violente proteste antigovernative. I poteri esecutivi e legislativi saranno assunti da un organo di transizione con l'obiettivo di un ritorno all'ordine costituzionale "entro 12 mesi", riferisce un comunicato del capo di stato maggiore delle forze armate, Nabéré Honoré Traoré, letto da un ufficiale.

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