MOSCA. È in calo il rating di Putin, per la prima volta dall'inizio dell'anno, dopo un'impennata legata all'annessione della Crimea e alla politica muscolosa in Ucraina: secondo un sondaggio dell'istituto Levada, se in agosto il 57% dei russi era pronto a votare per lui alle prossime presidenziali, il mese successivo la percentuale è scesa al 49%. Il Cremlino ha minimizzato: secondo Dmitri Peskov, portavoce di Putin, «il rating non è costante, è una cifra soggetta ad oscillazioni», e quello di Putin «sta oscillando» dopo aver raggiunto un «livello significativo». Nel frattempo, cattive notizie anche per la moneta. Aleggia un nuovo record negativo della moneta russa sull'euro. La divisa europea è stata scambiata oggi a 54 rubli. Tra le cause del crollo della valuta russa ci sono le sanzioni occidentali per la crisi ucraina e il calo recente del prezzo del petrolio. Il rublo perde terreno anche nei confronti del dollaro, che adesso vale 41,05 rubli. Tra le cause del crollo della valuta russa, oltre alle sanzioni occidentali per la crisi ucraina, il progressivo calo del prezzo del petrolio.