NEW YORK. Negli ultimi dodici mesi negli Stati Uniti sono stati 'rubati' oltre 500 milioni di dati e informazioni finanziarie. Prese di mira soprattutto banche. Circa 110 milioni gli americani colpiti. Numeri diffusi dall'Fbi a pochi giorni dallo scalpore suscitato dal caso JpMorgan: un'offensiva dei pirati informatici contro i database della banca regina di Wall Street ha portato al furto di informazioni di 76 milioni di famiglie. Ma nel mirino anche le più grandi catene di distribuzione made in Usa.
Monito alle banche di Wall Street: alzate le difese contro gli hacker. Le banche di Wall Street e tutte le altre istituzioni finanziarie americane devono rafforzare i loro sistemi di sicurezza e il loro controllo sui venditori che si avvalgono dei loro servizi. Il monito arriva dall'amministrazione Obama e dalle autorità di vigilanza federali e statali, preoccupate dalla crescente offensiva degli hacker negli Stati Uniti.
Clamorosi gli ultimi episodi: quelli che hanno coinvolto JpMorgan, la più grande banca americana, e giganti della grande distribuzione come Target e Home Depot, col furto di dati e informazioni finanziarie e personali di milioni e milioni di americani. Così a Manhattan si è svolta una cena tra i vertici della authority finanziaria dello Stato di New York e i responsabili di molte grandi banche come JpMorgan, Bank of America e Deutsche Bank.
A loro è stato chiesto di mettere mano ai rispettivi sistemi di sicurezza e protezione dei dati. E di prendere in considerazione nuove regole che prevedano di ottenere garanzie più precise e rigorose da parte dei venditori sull'adeguatezza o meno delle loro difese anti-hacker. Intanto la Sec, l'autorità di vigilanza sulla Borsa, ha avviato una serie di audizioni coi responsabili di 50 società finanziarie per valutare la resistenza dei loro sistemi di fronte a cyber attacchi e i loro rapporti coi venditori. Allo stesso tempo la Fira, altra authority di vigilanza sull'industria finanziaria, sta portando avanti un'azione simile nei confronti di 500 banche e società finanziarie più piccole.
Il Dipartimento del Tesoro americano sta valutando come rafforzare le difese contro i cyberattacchi alle istituzioni finanziarie, dopo l'attacco a JPMorgan costato le informazioni di 83 milioni fra famiglie ed aziende. Lo riporta il New York Times citando alcune font, sottolineando che l'accelerazione sulla cybersicurezza rappresenta l'ammissione della vulnerabilità delle istituzioni finanziarie agli attacchi se uno dei loro 'fornitori terzi di servizi' - dagli studi legali alle società di revisione e di manutenzione - non è adeguatamente preparato.
L'accelerazione arriva mentre anche le autorità di New York si apprestano ad alzare il tiro sul tema, considerando l'ipotesi che le banche debbano richiedere ai loro fornitori di servizi terzi garanzie formali sull'adeguatezza dei controlli contro i cyberattacchi. ''E' chiaro che il livello di cybersicurezza di un'azienda è buono quando lo sono quelli di coloro'' che le offrono servizi, afferma l'autorita' finanziaria di New York in una lettera inviata a dieci banche richiedendo di fornire ''le procedure che regolano i rapporti con i fornitori terzi di servizi''.
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