IL CAIRO. Un nuovo video dell'orrore scuote l'Egitto: è stato pubblicato ieri da Ansar beit al Maqdis, il gruppo jihadista attivo nel Sinai egiziano. Il video, di 25 minuti, in alta definizione, mostra alla fine la decapitazione di tre egiziani accusati di essere "spie del Mossad", con le immagini che sfumano il dettaglio ma lasciano sentire il tremendo suono del coltello. Un altra persona viene giustiziata con un colpo alla testa. Prima dell'esecuzione si ricorda l'appello dell'Isis a uccidere le spie sioniste. Il filmato era stato in un primo tempo rimosso da Youtube, ma ora è ricomparso attraverso altri account. Nella sequenza, che segna un salto di qualità nei video di propaganda del gruppo, vanno in scena le "confessioni" dei quattro egiziani, che affermano di lavorare per il Mossad da anni. Il video si apre con un versetto che recita: "quelli che sono amici dei cristiani e degli ebrei facciano attenzione perché in realtà sono vostri nemici". Quindi arriva la voce del portavoce dell'Isis, al Adnani, che settimane fa aveva diffuso un messaggio rivolto in particolare ai 'fratelli' in Egitto e Libia a unire le forze e colpire il "nemico", in particolare gli "spioni sionisti". Infine l'orrendo rito, prima l'esecuzione con un colpo alla testa di una "spia", poi viene staccata la testa agli altri tre e posta sul loro cadavere. Intanto venti miliziani jihadisti dello Stato islamico (Isis) sono stati uccisi la notte scorsa in un'imboscata delle forze curde dopo essersi infiltrati nel settore est della città siriana di Kobane. Lo ha detto all'Afp il direttore dell'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), Rami Abdel Rahman. Bandiera nera su zona est Kobane. I miliziani dell'Isis hanno issato la bandiera nera dello Stato islamico su una palazzina nella zona orientale di Kobane, la cittadina siriana al confine con la Turchia al centro di una violenta battaglia da settimane. Lo riferiscono i media arabi citando testimoni turchi al confine. Alcuni ufficiali curdi affermano che l'Isis ha preso il controllo di una collina strategica nei pressi della cittadina da cui può martellare con l'artiglieria tutta l'area. Intanto, proseguono furiosi gli scontri, visibili dal confine turco, dove stazionano alcuni carri armati, mentre la gran parte dei mezzi corazzati schierati nei giorni scorsi da Ankara sono stati riposizionati. Ieri alcuni colpi di artiglieria provenienti dalla Siria sono piovuti su un villaggio turco, causando il ferimento di quattro civili.