HONG KONG. Gli studenti di Hong Kong non mollano, nonostante l'ultimatum della polizia e del governo. Lo conferma uno dei loro leader, il giovane Joshua Wong, 17 anni. Gli studenti -spiega- non si muovono e rimangono in migliaia per le strade, giudicando insufficiente la risposta del governo alle violenze sugli studenti da parte dei simpatizzanti governativi, in particolare a Mongkok, mentre la polizia continua a fare uso di idranti al peperoncino per disperdere i manifestanti, il cui atteggiamento continua ad essere pacifico. Intanto Hong Kong continua a vivere ore di tensione con decine di migliaia di persone per le strade a reclamare la libertà e la democrazia, mentre su di loro incombe la minaccia di un deciso intervento della polizia. Il criticatissimo capo del governo locale, Chun-ying Leung, del quale i contestatori hanno chiesto la testa, ha lanciato un ultimatum in piena regola: le strade devono essere sgombrate entro lunedì. In un discorso trasmesso dalla televisione Leung ha precisato che deve essere consentito a «3.000 impiegati del governo di recarsi al lavoro per servire i cittadini» e che le strade devono essere libere in modo che «tutte le scuole possano riaprire». Sugli scontri di ieri tra i manifestanti e simpatizzanti governativi bollati almeno in parte dall'opposizione come provocatori prezzolati, Leung ha affermato che il governo «condanna tutti comportamenti violenti».