ROMA. «Durante la riunione plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa, i vescovi hanno ascoltato con grande partecipazione le relazioni dei pastori dell'Ucraina e di altri paesi europei che attraversano gravissime difficoltà con un alto numero di vittime e di profughi». Lo riferisce un messaggio dei partecipanti all'assemblea plenaria del Ccee, diffuso al termine della riunione. «Lo sguardo informativo - continua il messaggio - si è allargato al Medio Oriente, a cominciare dalla Terra Santa. Ovunque, le situazioni sono segnate dal comune denominatore della complessità, dalla violenza, dalla sofferenza dei più deboli, dall'incertezza sul futuro». I presidenti delle Conferenze episcopali dei paesi europei, si spiega quindi, «assicurano la più viva vicinanza e la concreta solidarietà alle popolazioni sofferenti. Nello stesso tempo incoraggiamo le comunità cristiane dei diversi paesi ad intensificare la loro opera di conciliazione e di pace portando il loro contributo per soluzioni giuste e tempestive». «A tutto ciò - fanno anche presente i vescovi europei - si aggiunge il dolore dell'intolleranza verso i cristiani e altre minoranze, che condanniamo con fermezza. Con l'animo di pastori, condividiamo la grande sofferenza di tanti fratelli e sorelle nella fede e inumanità, mentre chiediamo alle autorità internazionali risoluzioni efficaci, chiare e immediate perchè si ponga fine alle tragedie in atto, e anche perchè si assicuri il rientro dei profughi, nel tempo più breve possibile, nelle loro terre in condizioni di sicurezza e di libertà».