MILANO. La sagoma di un rinoceronte morto, con il corno tagliato e circondato da nastri che ricordano una 'scena del crimine', è stata installata nel centro di Milano, in piazza Cadorna. A realizzare il progetto è stato il Wwf, nell'ambito della campagna nazionale contro il bracconaggio 'Stop ai crimini di natura: da che parte stai?' presentata a Milano, alla vigilia del 4 ottobre, giornata dedicata a San Francesco d'Assisi. "Mettendo in scena l'uccisione di un finto rinoceronte a Milano abbiamo voluto portare sotto casa degli italiani un problema che molti sentono ancora lontanissimo", ha spiegato Isabella Pratesi, responsabile del programma di conservazione internazionale del Wwf Italia. La campagna contro il bracconaggio in Italia e nel mondo prevede una raccolta fondi, flash mob e iniziative sui social network. Ogni giorno nel mondo vengono uccisi dai bracconieri in media 70 elefanti e 3 rinoceronti, e in Italia il fenomeno della caccia illegale colpisce lupi, rapaci, uccelli migratori, delfini e tartarughe. Sono alcuni dei dati, relativi al 2013, contenuti in un dossier presentato dal Wwf Italia in occasione del lancio della campagna contro il bracconaggio 'Stop ai crimini di natura'. Lo scorso anno sono stati uccisi, quindi, dai 22.000 ai 25.000 elefanti. Solo in Sud Africa dai 13 rinoceronti vittime dei bracconieri nel 2007 si è saliti ai 1.400 del 2013. E il commercio di avorio, corni di rinoceronte, pellami e legnami protetti alimenta un giro d'affari di 23 miliardi di dollari l'anno, attestandosi come il quarto mercato illegale mondiale dopo droga, armi ed esseri umani. Per quanto riguarda l'Italia, tra le aree più colpite dal fenomeno del bracconaggio ci sono le valli del Bresciano, il delta del Po, l'Appennino ligure e tosco-emiliano, la Maremma, il Pollino, l'Aspromonte e la Sicilia centrale. "Contro questa piaga l'Italia deve dare un segnale forte - ha affermato Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia - combattendo anche in casa propria il bracconaggio e gli altri crimini di natura".