TOKYO. Il vulcano Ontake si è risvegliato nel Giappone centrale dopo sette anni di relativa quiete e ha colto di sorpresa 250 escursionisti impegnati a scalare una tra le mete naturali più popolari dell'autunno nipponico. Si teme che l'eruzione abbia causato la morte di 30 persone: i corpi degli escursionisti recuperati non danno segnali di vita ed i soccorritori hanno parlato di "arresto cardiaco e respiratorio". Le autorità non confermano ufficialmente la morte dei 30. Vengono segnalati almeno altri 12 feriti. Alla ripresa dei soccorsi, la polizia ha reso noto che su sette escursionisti risultati «privi di conoscenza» in cima, solo uno è stato finora recuperato. Poco più di 230 persone sono tornate a valle, mentre un'altra quarantina - ha riferito la tv pubblica Nhk - è rimasta bloccata in quattro rifugi sparsi lungo uno dei percorsi naturalistici più popolari in Giappone nel periodo autunnale tra gli appassionati di escursionismo. Oltre 550 persone, tra vigili del fuoco, polizia e militari delle Forze di Autodifesa, sono impegnati in una operazione di soccorso su vasta scala e in condizioni difficili, visto che il vulcano sta proseguendo da quasi 24 ore la sua attività eruttiva anche se di minore entità dopo l'esplosione a sorpresa iniziale e la fuoruscita di cenere e sassi. Un'eruzione esplosiva spettacolare di cenere e sassi, ripresa accidentalmente da una troupe della tv pubblica Nhk, avvenuta alle 11.53 locali, le ore 4.53 in Italia. Drammatico il racconto dei sopravvissuti: «Era difficile respirare e vedere oltre i 15 centimetri», ha raccontato un uomo ancora ricoperto di cenere. Un altro, ai microfoni della Nhk, ha parlato di «un boato», di un pennacchio di cenere «venuto giù come una valanga» e di «massi che cadevano come proiettili». Il premier Shinzo Abe, appena tornato da New York dopo aver partecipato all'assemblea dell'Onu, ha deciso di mobilitare l'esercito. «Faremo di tutto per prestare soccorso nel più breve tempo possibile», ha affermato. La Japan Meteorological Agency ha ammesso una certa sorpresa per il fenomeno, visto che i dati di metà settembre avevano rilevato terremoti di tipo vulcanico in zona, ma non di entità da giustificare un allarme su scala diffusa. «Era veramente difficile da prevedere», ha spiegato Sadayuki Kitagawa, un funzionario della Jma, in una conferenza stampa, aggiungendo che il livello di allerta è di 3, sulla scala massima di 5. L'agenzia ha invitato a restare 4 km lontani dal cratere e messo in guardia dal rischio di nuova attività. Alcuni residenti sono stati allontanati, mentre il trasporto aereo ha subito ritardi per la nuvola di cenere, salita oltre i 10.000 metri. L'ultima grande eruzione dell'Ontake risale al 1979, con la fuoriuscita di 200.000 tonnellate di cenere, alla quale sono seguite quelle di minore entità del 1991 e del 2007. Il vulcano, secondo per popolarità e altezza soltanto al Fuji-san, si trova tra le prefetture di Nagano e Gifu ed è noto per la salita relativamente facile, grazie alla presenza di diversi rifugi e di una funivia. Il periodo migliore è tra fine settembre e ottobre, grazie al suggestivo scenario autunnale.