KABUL. Un gran numero di talebani afghani, accompagnati anche da militanti stranieri, hanno sferrato un attacco in grande stile la scorsa notte nel distretto di Ajrestan della provincia orientale di Ghazni, uccidendo almeno 100 civili. Tra questi quindici sono stati decapitati con l'accusa di essere "agenti del governo". Il capo del Consiglio provinciale di Ghazni, Abdul Jame Jame, ha detto all'ANSA oggi che l'attacco "è di vaste proporzioni" e che "il distretto è sull'orlo del collasso". Secondo responsabili delle forze di sicurezza e testimoni oculari da lui consultati, "i talebani hanno bruciato piu' di 50 case e ucciso quasi 100 civili".
Un alto responsabile governativo che non ha voluto essere identificato ha inoltre indicato all'ANSA che nelle ultime 24 ore gli insorti hanno decapitato 15 persone del posto, accusate di essere "agenti del governo". La notizia delle decapitazioni è stata poi confermata all'ANSA dal vice governatore della provincia afghana di Ghazni Mohammad Ali Ahmadi. Tra le vittime ha aggiunto ci sono anche "donne e bambini".
Il capo del Consiglio provinciale ha poi detto che "se i rinforzi per le forze di sicurezza non arriveranno entro oggi, il distretto potrebbe cadere nelle mani dei talebani". Da parte sua il deputato eletto in Ghazni, Arif Rahmani, ha condiviso le preoccupazioni di Jame, aggiungendo che "se cade il distretto di Ajrestan, potrebbero cadere anche quelli di Malistan, Nawor, Jaghori e Qarabagh, considerati pacifici e quindi senza quasi presidio di forze di sicurezza".
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