Lunedì 23 Dicembre 2024

Isis, nuovi raid della coalizione Usa-arabi contro i pozzi petroliferi in Siria

NEW YORK. Nuovi raid della coalizione Usa-arabi contro l'Isis (Stato islamico) in Siria. A quanto si apprende, gli attacchi aerei sono stati lanciati nell'est del Paese, contro i depositi peroliferi, fonte di risorse per lo Stato Islamico. I raid, ha confermato poi il Pentagono, miravano proprio agli impianti petroliferi conrollati dall'Isis. "Posso confermare che le forze Usa e i partner arabi hanno lanciato altri attacchi aerei contro i terroristi dello stato islamico", ha detto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby. "Le operazioni sono in corso e forniremo altri dettagli in seguito", ha aggiunto. Pentagono: 12 i nuovi raid. Sono stati 12 i raid aerei condotti stasera dalla coalizione Usa-arabi contro l'Isis nell'est della Siria. Lo ha precisato il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby. "L'operazione e' durata venti minuti, i raid sono stati lanciati soprattutto da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti", ha precisato Kirby nel comunicare che gli attacchi aerei di questa ondata si sono conclusi. "Nel mirino erano 12 siti petroliferi dai quali i jihadisti ricavano 2 milioni di dollari al giorno",ha detto il portavoce Usa. Ostaggio decapitato, Hollande: l'Algeria si mobiliterà. L'Algeria mobiliterà tutte le forze per trovare gli assassini dell'ostaggio francese Hervé Gourdel: lo ha riferito il presidente francese Francois Hollande ai margini dell'Assemblea dell'Onu. "Sono entrato subito in contatto con il premier algerino (Abdelmalek Sellal) che mi ha confermato che continueranno a mobilitare tutte le forze", ha detto Hollande all'Onu. Intanto anche il premier Matteo Renzi, a New York per l'assemblea dell'Onu, ha telefonato al presidente francese Francois Hollande per esprimere solidarietà e vicinanza per l'ostaggio ucciso dall'Isis in Algeria. Cameron: Iran dimostri che può contribuire a soluzione. "Si deve dare all'Iran la possibilità di dimostrare che può contribuire a una soluzione" in Siria, ha detto ieri sera il primo ministro britannico David Cameron davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. "I leader iraniani potrebbe aiutare a sconfiggere la minaccia" dell'Isis, ha aggiunto Cameron, che ieri ieri all'Onu ha incontrato il presidente iraniano Hassan Rohani.  

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