NEW YORK. Il presidente Barack Obama e il suo predecessore George W. Bush sono arrivati a Ground Zero e con le mogli Michelle e Laura hanno reso omaggio alle vittime delle stragi dell'11 settembre. Obama e Bush, le mogli in nero, hanno abbracciato familiari delle vittime allineati ai bordi delle fontane memoriale dove sorgevano le Torri Gemelle.
Fianco a fianco con la mano sul cuore, per la prima volta il presidente Barack Obama e il suo predecessore George W. Bush si sono messi la mano mentre un coro cantava l'inno nazionale Star Spangled Banner e un plotone dei Marines dispiegava la bandiera a stelle e strisce recuperata dal crollo delle Twin Towers Il presidente Obama, accompagnato dalla first lady, Michelle Obama, è atterrato a New York pochi minuti prima delle 8 (le 14 in Italia). Controlli a tappeto in città per garantire ogni misura di sicurezza possibile.
Fin dalle prime luci dell'alba i primi familiari delle vittime sono arrivati a Ground Zero e si sono raccolti sotto la Freedom Tower, davanti al palco da cui, oltre a Obama, parlerà anche l'ex presidente, George W. Bush. La grande bandiera americana collocata alla base del grattacielo costruito sulle ceneri del World Trade Center è stata già srotolata.
Quando il cielo inizia a schiarirsi lo spazio riservato alle famiglie è già quasi pieno. C'è chi arriva con un mazzo di fiori, chi indossa una maglietta con stampato il volto del proprio caro rimasto vittima dell'attentato, altri tengono in mano un cartello. C'è chi già non riesce a trattenere le lacrime. Tutti almeno una volta rivolgono lo sguardo verso quella torre in costruzione, simbolo della rinascita ma anche di una ferita che non riesce a rimarginarsi. Intanto per le strade di Manhattan in questa domenica mattina il traffico è meno intenso. Ma ogni tanto si incontra qualche fila dovuta ai controlli al tappeto che la polizia attua incessantemente su auto e camion. L'allerta per possibili azioni terroristiche resta alta.