Sabato 04 Maggio 2024

Rischia naufragio mercantile italiano: persi dei container

ALESSANDRIA. Rischia di affondare davanti ad Alessandria d'Egitto la Jolly Amaranto, una portacontainer di diecimila tonnellate di stazza con a bordo camion e container contenenti anche merci pericolose, alcuni dei quali già finiti in mare: la nave è in balia delle onde da diverse ore a causa di un'avaria ai motori, con il serio pericolo di ribaltarsi o di affondare e con i soccorsi che non sono ancora riusciti a raggiungerla per via delle proibitive condizioni del mare.   Tuttavia, secondo le ultime informazione, il meteo sarebbe in miglioramento e le speranze aumentano.
Partita da Genova, la portacontainer della Compagnia Messina aveva fatto una sosta a Malta per poi salpare nuovamente l'8 dicembre alla volta dell'Egitto, dove sarebbe dovuta arrivare a mezzogiorno di domenica. Questa mattina però il comandante ha inviato all'armatore e alle autorità italiane ed egiziane la segnalazione della rottura dei motori ad una cinquantina di miglia a nord di Alessandria d'Egitto, proprio mentre sul Mediterraneo orientale si è abbattuta una tempesta con mare forza dieci, raffiche di vento ad oltre cento chilometri orari e onde alte 13 metri.    Il comandante Federico Gatto, dopo aver tentato di governare la nave e di tenere a bada il carico, ha chiesto ufficialmente alle autorità egiziane di abbandonare la Jolly: troppo alto il rischio per i 20 marinai, 15 italiani e cinque romeni. La portacontainer non ha al momento subito danni strutturali, confermano sia l'armatore sia fonti italiane delle Capitanerie di Porto, ma la Jolly è di fatto senza controllo e gli sbandamenti laterali di 30-40 gradi dovuti al mare in tempesta potrebbero provocarne il ribaltamento. Non solo: la forza delle onde rischia di far saltare i restanti ancoraggi del carico - otto, dieci container sono infatti già finiti in mare - che potrebbe così finire contro le paratie della nave e aprire una falla. Il movimento di camion e container, inoltre, potrebbe comportare un consistente spostamento del peso del carico da una parte o dall'altra, facilitandone il ribaltamento.   
"Siamo tesi e preoccupati, ma l'equipaggio sta gestendo in modo brillante e molto professionale la situazione - dice l'amministratore delegato della 'Ignazio Messina', Stefano Messina - Il mare è molto brutto, ci sono onde alte e vento forte ma la nave non sta affondando. Siamo in contatto con la Marina egiziana e stiamo vedendo se altre navi da carico possano portarsi a ridosso. Stiamo seguendo le operazioni momento per momento, quello che ci preme è l'incolumità dei membri dell'equipaggio".    Messina ha anche assicurato che le 'merci pericolose' trasportate a bordo della Jolly, qualora la nave dovesse affondare, e i container già finiti in mare, non possono comunque provocare un disastro ambientale. A bordo ci sono "vernici, pitture, resina, inchiostro da stampa, pneumatici pressurizzati, alcol, pitture speciali, liquidi infiammabili, sostanze chimiche e chimico-farmaceutiche, liquido corrosivo e lacca" ha spiegato; tutti prodotti che "ricadono nella categoria internazionale classificata Imco 3" e sono trasportati in 39 container (uno è stato stato scaricato a Malta), "tutti sottoposti ai controlli della Capitaneria di Porto al momento della partenza".  
  Resta il fatto che bisogna fare presto e le condizioni del mare non aiutano certo i soccorsi. L'ambasciata e il consolato italiani di Alessandria, in raccordo con l'Unità di crisi della Farnesina, sono in stretto contatto con le autorità locali per rendere più celere l'intervento.- Ma le Capitanerie egiziane hanno forti difficoltà, tanto che le imbarcazioni non riescono ad uscire dal porto d'Alessandria per raggiungere la portacontainer. E anche un mercantile e una petroliera dirottate dalle autorità nella zona dove si trova la Jolly Amaranto non sono ancora riuscite ad intervenire perché non è possibile avvicinarsi alle murate della nave. Né sono al momento potuti decollare gli elicotteri per mettere in sicurezza l'equipaggio. Più fortuna potrebbero avere i due rimorchiatori partiti da Creta e dalla stessa Alessandria d'Egitto che nelle prossime ore dovrebbero raggiungere la portacontainer italiana: in ogni caso sarà un'operazione lunga, sperando che le condizioni del mare non peggiorino.

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