PALERMO. L’uomo sempre di più tallona la donna in ogni campo della moda, ma dove rischia addirittura il sorpasso, da qualche anno a questa parte, è nei ninnoli da polso. Bracciali e braccialetti, sportivi e puramente fashion, occupano quei centimetri di epidermide maschile dove una volta viveva isolato il cinturino di pelle, d’acciaio o d’oro dell’orologio. Causa scatenante sembrano essere stati i mondiali di calcio del 2010, l’ondeggiare della sudafricana Shakira col suo Waka Waka e con gli avambracci ricoperti da tubolarini di corda, i Decenarios, deve averli ipnotizzati. Quel piccolo rosario fatto a mano in Colombia con filo terlenka, e la caratteristica chiusura pendente a forma di “croce della vita”, ha impazzato nelle scorse stagioni, insieme all’altro arcinoto, il Cruciani, con la fascia di farfalline unite in pizzo macramè, tipica del marchio, che casualmente ha avuto il suo boom dopo che Belen Rodriguez, attraverso un profondissimo spacco birichino, mostrò sulla scalinata di Sanremo il suo tatuaggio omologo in zona bikini. Oggi, è il “Centimetro” l'oggetto del desiderio. Ha affondato le radici già durante l'inverno ma promette l’exploit nella bella stagione, è un bracciale realizzato a mano in vera pelle italiana invecchiata, tipo cuoio, con le esatte fattezze del metro da sarta.
Commercializzato da www.ilcentimetro.it è stato ispirato dallo stilista Roberto Cavalli, che durante una sfilata, decise di abbinare un ritaglio dello strumento di lavoro ai suoi capolavori di design. Proposto nel classico giallo o nell'azzurrino tipico, con l’“Australian Cyan”, o nel basic bianco ghiaccio, costa 24 euro e ha i numeri stampati. Per le edizioni limitate, “Red Gold” e “Royal Gold”, invece ne servono 38, le chiusure magnetiche diventano placcate oro e, come per il “London Grey” e il “New Zealand Black” che ne costano 28, i numeri hanno la particolarità di essere incisi a caldo. Quattro imprenditori veneti e marchigiani, Diego Fog, Simone Moretti, Giordano Torresi e Davide Fiorin, lo hanno concepito come un “must have” dal primo giorno di produzione nell’azienda La Manuelita di Civitanova Marche da cui si è diffuso in tutto il mondo. «Ci colpisce sempre di più la vanità degli uomini che vengono a comprare da noi e, soprattutto, la loro fascia d'età» racconta Alice Lo Cascio, titolare del negozio di bijou Ali, in via Simone Corleo, dove è possibile trovarli a Palermo.
Se i Centenarios, infatti, erano i preferiti dai calciatori del Palermo, il simbolo dei sarti è il più richiesto da avvocati, docenti, commercianti e politici dai trenta fino ai sessant'anni d’età. «Del “Centimetro” – prosegue - ci ha stupito che, pur essendo ingombrante e vistoso, viene indossato anche da quegli uomini che raccontano di non portare la fede perché dà loro fastidio. L’unico aspetto negativo di questa popolarità – conclude divertita – è che, data la clientela così professionalmente impegnata, vengono a comprare sempre e solo ad orario di chiusura, quando vorremmo essere già a casa».