Sarà un Epifania guastata dal maltempo a causa di due perturbazioni. L'inizio del 2025, infatti, non sarà certo statico come lo sono stati gli ultimi giorni del 2024, segnati dalla la presenza dell’alta pressione delle Azzorre: fino alla Festa della Befana del 6 gennaio l’Italia vivrà una fase di maltempo, in attesa poi di una possibile ondata di gelo artico. Le previsioni sono di Antonio Sanò, fondatore del sito 'iLMeteo.it', secondo cui le due perturbazioni saranno alimentate da aria polare in quota e sospinte da venti meridionali.
La prima ha già iniziato a interessare l'Italia venerdì 3 con piogge sull'Emilia Romagna, poi al Centro e quindi in Campania. Questo fronte instabile sfilerà velocemente verso il Sud peninsulare oggi, sabato 4 gennaio. L’aria fredda polare in quota favorirà la caduta della neve fin sopra i 900-1000 metri sui rilievi emiliano-romagnoli e dai 1400 metri sui rilievi del Centro. La seconda perturbazione si attiverà sul finire di domenica 5 compromettendo il giorno dell’Epifania.
Questo corpo nuvoloso sarà sospinto da venti piuttosto forti che soffieranno di Libeccio e Scirocco rendendo i mari molto mossi. Le precipitazioni interesseranno a carattere irregolare tutto il Nord e la Toscana. La neve tornerà a cadere sulle Alpi sopra i 6-800 metri, ma vi è il rischio di vedere qualche fiocco su Piemonte, Lombardia ed Emilia.
Le indicazioni per i giorni successivi, in particolare il 9-10 gennaio, sono per un'irruzione di aria fredda dal Nord Europa che potrebbe dar vita a maltempo su tante regioni.
Nel dettaglio:
Sabato 4. Al Nord: possibili nebbie o nubi basse in pianura, altrimenti sole. Al Centro: nubi al mattino poi sole. Al Sud: ultimi rovesci su Calabria e Basilicata. Tendenza: domenica nuova perturbazione dalla sera, Epifania con pioggia e neve a quote medie al Nord; forti venti ovunque.
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