L’olivo, un albero originario del Mediterraneo, è un simbolo universale di pace e di armonia. Diffuso in tutti e cinque i continenti, ovunque si trovi l’olivo rappresenta occupazione e sicurezza, oltre che una risorsa naturale per le comunità rurali. Nella lotta contro il cambiamento climatico l’olivicoltura svolge un ruolo importante, in quanto assicura un bilancio del carbonio positivo: durante il suo ciclo colturale assorbe infatti un quantitativo di CO2 superiore al gas effetto serra emesso durante il processo di produzione dell’olio di oliva.
L’olio di oliva e le olive da tavola, alimenti della tradizione anche in Sicilia, sono gli ingredienti fondamentali della dieta mediterranea. Con la loro gran varietà di sapori e aromi danno vita a una gastronomia unica, guardata con interesse pure da famosi chef internazionali. Per non parlare delle proprietà salutari e nutrizionali dell’olio e delle olive e del ruolo, ormai ampiamente riconosciuto, che svolgono per la prevenzione di talune patologie.
Ogni anno come oggi, il 26 novembre, il COI (Consorzio Oleicolo Internazionale) celebra la Giornata mondiale dell’olivo. I Paesi che aderiscono al COI rappresentano oltre il 70% del consumo mondiale, il 90% delle esportazioni totali e il 95% della produzione mondiale di olio di oliva e di olive da tavola.
La proclamazione del 26 novembre “Giornata mondiale dell’olivo” da parte dell’UNESCO, organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, è avvenuta nel 2019. L’UNESCO, elogiando il progetto, ha affermato che la tutela del patrimonio culturale e naturale, compresi i paesaggi antropici, è parte integrante del suo mandato, e ha incoraggiato i paesi membri a cogliere l’occasione della Giornata mondiale dell’olivo per promuovere la tutela del patrimonio e la sostenibilità ambientale. Ha inoltre indicato che nell’ambito della Giornata dovrebbero essere svolte attività finanziate e realizzate dai Paesi membri, in linea con le risorse di cui dispongono e in collaborazione con il Segretariato, per dare la massima visibilità all’evento.
Da parte sua la Regione Siciliana, per la Giornata nazionale degli alberi, che si è celebrata appena lo scorso 21 novembre ha organizzato «la Festa dell’albero», un evento pensato per valorizzare il patrimonio boschivo e naturalistico regionale e avvicinare le giovani generazioni all’ambiente. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea che, per l’occasione, ha donato 5300 alberelli di olivo, simbolo per eccellenza della pace e dell’identità siciliana, alle scuole (infanzia, primarie e secondarie di primo grado).
Ma come sta andando il raccolto di quest’anno? Nonostante le piogge delle ultime settimane, la siccità che per mesi ha soffocato le colture dell’Isola continua a influire pesantemente anche sulla produzione olivicola, tanto che sul versante Ovest si registrano perdite ovunque, con cali fino al 50% rispetto alla media annuale, ad esempio, nel Partinicese. L’Sos arriva dalle organizzazioni degli agricoltori che evidenziano però subito l’altissimo livello di qualità del frutto e dunque del prossimo extravergine, dall’altra fotografano lo stato di allerta e ansia che stanno vivendo i coltivatori, in vigilanza continua sui propri uliveti in difficoltà per la siccità. Le elevate temperature rimaste a lungo sopra le medie stagionali e la poca disponibilità di acqua nei mesi di luglio e agosto hanno creato una situazione di criticità in tutta la Sicilia. Ma la qualità dell’olio sarà comunque ottima.
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