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Risparmi delle famiglie siciliane: +5 miliardi

Il carovita e la crisi non hanno impedito di incrementare i capitali. La ricchezza supera al 31 marzo gli 81 miliardi (+6,4%)

Quali sono i dati su risparmio e credito in Sicilia? Secondo una ricerca nell’Isola con dati elaborati e diffusi da dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi) il carovita e i tassi di interesse alle stelle non hanno impedito negli ultimi anni alle famiglie siciliane di incrementare i propri risparmi di quasi 5 miliardi.

La ricchezza finanziaria supera così, al 31 marzo 2024, gli 81 miliardi di euro (+6,4%) trainata da un forte incremento degli investimenti in titoli di stato, fondi di investimento, polizze finanziarie e altri strumenti finanziari. La raccolta indiretta delle famiglie siciliane, infatti, è cresciuta in un anno di oltre 6,5 miliardi di euro, segnando un +34,5%, superiore alla media nazionale (+ 30,9%). L’incremento degli strumenti finanziari ha ampiamente colmato il calo dei depositi, che ha visto nello stesso periodo una diminuzione di 1,7 miliardi di euro in Sicilia (-2,9%), comunque inferiore alla media nazionale (-4,9%). In controtendenza col dato nazionale, si rileva, ancora alla fine del primo trimestre 2024, un lieve incremento del credito concesso alle famiglie, rispetto al 2022. Prestiti e mutui sono infatti cresciuti di 115 milioni di euro (+ 0,4%), rispetto alla media nazionale che ha segnato un –0,7%.

La Sicilia, afferma Carmelo Raffa coordinatore regionale della Fabi, ha saputo reagire all’impennata di inflazione e all’aumento dei tassi di interesse che hanno caratterizzato il 2023, aumentando i propri risparmi e, in controtendenza al resto del paese, accendendo nuovi mutui e prestiti. A fine marzo 2024, la ricchezza finanziaria delle famiglie siciliane è infatti aumentata di 4,9 miliardi di euro, superando così gli 81 miliardi: 81,4 miliardi, rispetto ai 76,5 miliardi di fine 2022. Un incremento del 6,4% fortemente trainato dalla crescita a doppia cifra di titoli di stato, bond, azioni e fondi di investimento nel portafoglio medio dei siciliani (+4,5%), superiore alla media italiana (+30,9%) e che ha ampiamente compensato il calo complessivo dei depositi. Nei 15 mesi considerati, questi sono diminuiti di 1,7 miliardi in tutta la Regione (-2,9%), calo che, in termini percentuali, è comunque inferiore alla media del paese (-4,9%). Palermo risulta, sia in termini assoluti che percentuali, la provincia con gli incrementi più marcati: i risparmi sono aumentati da 19,4 miliardi nel 2022 a 20,8 miliardi.

L’incremento di 1,4 miliardi (+7,1%) è caratterizzato dall’aumento della raccolta indiretta (titoli di stato, fondi di investimento, azioni, bond) di 1,8 miliardi ( +33,5%) e da un calo di 438 miliardi circa dei depositi( -3,1%). Anche nella provincia di Catania, se nel 2022 i risparmi delle famiglie ammontavano a 16,2 miliardi di euro, a fine marzo 2024 valevano 17,3 miliardi, con un incremento di 1,1 miliardi che rappresenta un +6,9%. A Messina si è registrato un incremento pari a 646 milioni di euro, portando i risparmi complessivi delle famiglie della provincia da 11,4 miliardi nel 2022 a superare i 12 miliardi (+5,7%).

Il valore di titoli di stato, fondi, azioni e bond è aumentato di 861 milioni(+31,5%), mentre i depositi in conto corrente sono calati di circa 215 milioni (-2,5%). Ad Agrigento, l’aumento della ricchezza finanziaria delle famiglie è stato di 460 milioni, dai 6,9 miliardi a 7,3 miliardi, con un incremento percentuale del 6,7% dovuto anche in questo caso al forte all’aumento della raccolta indiretta, che ha segnato un +608 milioni (+7,3%), mentre i depositi registrano una riduzione di 148 milioni, pari a –2,8%. La provincia di Trapani ha visto accrescere i propri risparmi di 342 milioni, da 5,8 a 6,2 miliardi di euro (+5,8%). Come si evince, dichiara il coordinatore della Fabi, tassi praticati dalle Aziende di Credito vicino allo zero hanno spinto gli investitori verso i titoli di Stato, azioni e bond.

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