L’obesità non è democratica, è una questione di reddito. Infatti, la media italiana del sovrappeso certificata dall’Istat, ci dice che questo è legato alle entrate economiche familiari. Quando le risorse sono scarse o insufficienti, le quote di obesità salgono al 30,4%; al contrario là dove la disponibilità economica è alta scendono al 25,7%. Una sorta di lotta di classe gastronomica, come a dire, un’alimentazione corretta è roba da ricchi. Strano ma vero, grasso in eccesso e povertà sono correlati: gli indigenti ingrassano e si ammalano più velocemente a causa dello stile di vita e delle abitudini alimentari. I ricchi invece sono mediamente più magri. Al Sud, soprattutto in un momento di grande instabilità economica come quello attuale, i bambini sono più a rischio sovrappeso perché si nutrono con alimenti che costano meno, quindi meno sani. È questa una delle sfide che si pone il 23° congresso di Simdo, Società Italiana, Metabolismo, Diabete e Obesità, dal 24 al 26 ottobre al Saracen Sands Hotel & Congress Centre di Isola delle Femmine. La cerimonia di inaugurazione, che si è svolta alla Casa di Cura Santa Chiara di Partinico, centro d’eccellenza siciliano per diabete e obesità, fondata dal presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano, ha visto la presenza di numerose autorità istituzionali e di settore. Il deputato regionale Antonello Cracolici L’obesità è il male del nostro tempo, causato dalle cattive abitudini alimentari, da cibi ipercalorici e sedentarietà, ma la sfida reale che incontrano i medici e coloro che ne sono affetti è che non sia considerata uno stigma o una vergogna ma una patologia vera e propria, curata con l’aiuto dello Stato con tutti gli strumenti possibili. “Questo congresso nazionale ha un’importante peculiarità perché è l’anno in cui la società Simdo approfondisce ancora di più il rapporto fra il diabete mellito e l’obesità – afferma il presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano - intesa come malattia cronica, così come la definisce l'Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS. Questa però non è una consapevolezza diffusa e l'iter del DDL S. 1074 'Disposizioni per il riconoscimento dell'obesità come malattia cronica e strategie di prevenzione, contrasto e presa in carico del paziente', non è completo, non è finanziato e le armi per combatterla non sono alla portata di chi ne è affetto. Per questo l’obesità, che colpisce soprattutto i ceti meno abbienti, non è democratica a causa dei costi della sua cura. Esistono farmaci molto efficaci a cifre proibitive che rendono un lusso liberarsi dai chili di troppo”. Il presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano, col ricercatore universitario palermitano Aurelio Seidita, vincitore del contest Poster 2023 Dieta chetogenica, digiuno intermittente e diabete 3 o diabete cerebrale, il congresso Simdo quest'anno si concentrerà principalmente sul legame tra obesità e diabete, includendo un minicorso sulla dieta chetogenica, esaminando le sue indicazioni e l'uso di prodotti speciali, sia commerciali che naturali. Questa dieta è attualmente considerata tra le più efficaci e, insieme alla dieta mediterranea e al digiuno intermittente, è riconosciuta dal Ministero della Salute come utile per trattare l'obesità viscerale e altre condizioni, come l'autismo e alcune malattie neurodegenerative, come l'epilessia. Ampio spazio sarà dedicato anche al rapporto tra chirurgia bariatrica e metabolica rispetto ai nuovi farmaci, che in alcuni casi mostrano risultati simili a quelli chirurgici. Affrontati anche temi come l'anoressia, la bulimia e il "diabete 3", riferito alla resistenza insulinica cerebrale. Il senatore Raoul Russo Riconoscere l'obesità come malattia cronica è fondamentale per garantire cure efficaci. Serve un impegno collettivo contro l'obesità, fondamentale garantire accesso alle cure. Gli straordinari progressi nelle conoscenze fisiopatologiche e le innovazioni diagnostiche terapeutiche stanno rivoluzionando la possibilità di cura delle persone con malattie metaboliche, diabete e obesità, imponendo più che mai un enorme sforzo nel campo dell'aggiornamento professionale. Serve una condivisione culturale. Tra gli intervenuti, anche il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, che ha definito l'obesità come "una delle più gravi emergenze sanitarie del nostro tempo", soprattutto in Sicilia, dove il 47% della popolazione è sovrappeso o obesa e l'obesità infantile tocca percentuali allarmanti. Le proiezioni stimano oltre 1 miliardo di individui obesi entro il 2030. "Non possiamo più permetterci di ignorare il problema - ha sottolineato Amato -. Il ruolo della formazione per invertire la tendenza è centrale. Abbiamo bisogno di professionisti preparati non solo nell'ambito medico e nutrizionale, ma anche in quello psicologico, riabilitativo e chirurgico È fondamentale investire in programmi educativi che coinvolgano scuole, università, istituzioni sanitarie e il mondo della ricerca. Solo con una strategia educativa trasversale, che presuppone uno stile di vita sano fin dall'infanzia e un approccio integrato, possiamo sviluppare percorsi di cura efficaci". Il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato Volere non è sempre potere, occorre perciò attivare al più presto una corretta campagna di comunicazione sullo stile di vita alimentare sano rivolto soprattutto ai giovani. Gli adolescenti in particolar modo tendono sempre più spesso a consumare i pasti non in famiglia ma fuori casa, prediligendo fast food e cibi a più alta densità energetica, ricchi di grassi e zuccheri, che non soddisfano i fabbisogni nutrizionali. Chi usa pasti veloci o già pronti assume bevande zuccherate, snack dolci e salati, il cosiddetto “junk food” (cibo spazzatura) che può portare all’obesità. In una società sempre più medicalizzata e attenta alla salute è importante far capire a tutti cosa mangiare, o meglio cosa evitare da portare a tavola. La cerimonia di apertura si è conclusa con la premiazione dei Vincitori del contest Poster 2023, lavori scientifici presentati allo scorso congresso che si è celebrato a Napoli. Primo classificato è stato il ricercatore universitario palermitano Aurelio Seidita che si è aggiudicato la Borsa di studio Paolo Miserendino, ex segretario nazionale di Simdo scomparso due anni fa. Seconda e terza classificate le psicologhe sarde Rosa Maria Paola Pes e Maria Antonietta Taras. La segretaria nazionale di Simdo Daniela Gioia e una vincitrice del contest Poster 2023, la psicologa sarda Maria Antonietta Taras