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Al-Cantàra, cantina regina al Vinitaly

Al «5StarWines» del più prestigioso evento italiano del vino il trionfo di un’azienda simbolo dell’Etna

Tra i maestosi vigneti dell'Etna, la Cantina Al-Cantàra, rappresenta un’oasi di passione e dedizione alla produzione di vini di eccellenza. Questo scrigno enologico, incastonato tra dolci colline e paesaggi mozzafiato, ha recentemente conquistato il prestigioso titolo di «Cantina dell'anno» al 5StarWines del Vinitaly, il più grande e autorevole evento dedicato al vino in Italia, imponendosi con i punteggi più alti nella degustazione alla cieca tra tutti i vini partecipanti al concorso. L’anima della cantina è il proprietario Pucci Giuffrida, cui si deve lo stile della cantina e delle sue etichette, fondato sul connubio tra arte, vino e poesia. L’impronta enologica data dal talentuoso enologo Salvo Rizzuto, ha saputo dare ai vini Al-Cantàra un’identità riconoscibile per autenticità, tradizione e innovazione. I tanti visitatori dell’azienda sita a Randazzo in c.da Sant’Anastasia, nell’antica valle tra l’Etna ed il fiume Alcantara, si immergono in un atmosfera magica tra rigogliosi vigneti e misteriose piramidi di pietra lavica. Fiore all’occhiello di Al-Cantàra il “piccolo museo ”realizzato in un casolare dell’800, dove Pucci Giuffrida ha voluto raccogliere le opere di pittori, fotografi e scultori, protagonisti degli eventi che periodicamente realizza. Pur essendo un’azienda giovane, vogliamo conservare le tradizioni di un tempo -spiega Pucci Giuffrida- come i lavori per la “gestione in verde“ della vigna e la “raccolta delle uve fatta rigorosamente a mano“. L’obiettivo mio, dell’enologo e di tutta la squadra è quello di far esprimere il territorio, rispettando il lavoro in vigna per esaltare le caratteristiche organolettiche delle nostre varietà autoctone come il nerello mascalese, nerello cappuccio, carricante e grecanico. Allo stesso tempo utilizziamo la tecnologia per migliorare l’’espressione delle cultivar». Tra i vini d’eccellenza, eleganti e complessi di Al-Cantàra l’Etna Bianco Doc “Luci Lucii”da carricante in purezza e “Amuri di fimmina e amuri di matri”, Etna rosato doc da nerello mascalese, che superando nomi illustri, è stato giudicato miglio rosato d’Italia all’ultimo Vinitaly. Pucci Giuffrida, noto commercialista è approdato nel mondo del vino da quasi vent’anni, facendone una passione e uno stile di vita originali, abbinando all’antica cultura del vino, il proprio amore per la poesia, l’arte e la letteratura. Il claim di Al-Cantàra “poesie da bere” rispecchia appunto la ricerca per tutto ciò che è buono e bello, che anima l’azienda e le sue etichette, realizzate da giovani talentuosi artisti prendendo ispirazione da versi e opere letterarie di autori siciliani, da Verga a Martoglio, fino ai meno celebrati Micio Tempio e Giovanni Meli. Pucci ha voluto realizzare anche delle vere etichette da collezione, rifinite a mano da artisti contemporanei e numerate. Oggi con “Don Candeloro”,Etna rosso Doc da Nerello Mascalese, sono ben quattro le etichette gioiello a tiratura limitata, tra cui un solo Etna bianco Doc, “Raiju” di bellicza, ed altri due rossi “Liolà” Etna Rosso Doc e l’IGP “Pensaci Giacumino”. Tra le etichette più celebrate della Cantina Al-Cantàra, spicca l’Etna Rosso Doc «“O’Scuru O’Scuru”, che nasce da uve raccolte in una vigna vecchia di circa 75 anni nella quale ci sono circa 1000 ceppi che hanno resistito alla fillossera - sottolinea Pucci Giuffrida -. Questo vino rispecchia il terroir dell’Etna e la resilienza di piante che sanno trarre il meglio da un terreno minerale, la cui trama ritrovi al calice. Degustandone un sorso ci si porta a casa un pezzo del vulcano. È quasi un biglietto da visita della nostra Azienda, non solo perché è stato il mio primo vino ad uscire sul mercato, ma perché ha anche il primato di essersi guadagnato all’esordio la Gran Menzione al Vinitaly 2008 con l’annata 2005, seguita da tanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale».

 

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