La festa bianca. Nel 2024 la Giornata Mondiale della neve (World Snow Day) si festeggia oggi, domenica 21 gennaio: non è una data fissa, ogni anno cambia perché cade sempre la terza domenica di gennaio. La ricorrenza è stata istituita dalla Federazione Internazionale dello sci per celebrare l'inverno e gli sport invernali. È ormai dal 2012 che questa ricorrenza viene festeggiata, con lo scopo non soltanto di avvicinare adulti e bambini alla neve ma anche di sensibilizzare le persone alla salvaguardia dei paesaggi innevati.
Sul portale ufficiale dell'evento, «World snow day» si possono trovare i tantissimi eventi: sono stati programmati 141 feste e iniziative in 44 Paesi, compresa l'Italia. Per esempio, si offrono skipass scontati o gratuiti, lezioni scontate o gratuite, a volte anche accesso gratuito alle attrezzature, il tutto coadiuvato da ristori e intrattenimento dal vivo per grandi e piccini. L'obiettivo è quello di avvicinare una nuova generazione agli sport sulla neve: "Il futuro del nostro sport è nei giovani. Dobbiamo dare loro accesso ai nostri sport e gli eventi della Giornata mondiale della neve fanno proprio questo", ha detto il segretario generale della FIS Michel Vion. Secondo gli esperti, l'età perfetta per iniziare a sciare non esiste: dipende infatti dal bambino, dal suo equilibro e dalla sua coordinazione. In linea di massima, si può dire che 4-5 anni sono già un'età giusta per mettere gli sci ai piedi e prendere le prime lezioni. Diverso l'approccio per lo snowboard: in quel caso meglio aspettare 6 o 7 anni.
Ma è meglio programmare corsi di sci individuali o collettivi per bambini? Secondo Mirco Pittigher, Presidente dello Ski Team Paganella di Andalo, non c'è una risposta unanime: le lezioni individuali possono essere utili per perfezionare la tecnica, mentre i corsi collettivi sono pensati per chi inizia da zero oppure vuole farsi nuove amicizie. In ogni caso, meglio scegliere corsi collettivi con pochi allievi, tipo 5-6, perché l'insegnante possa comunque dedicarsi a ognuno in maniera privilegiata.
Quanto impiega un bambino per imparare a sciare? Pittigher è abbastanza sicuro: il tempo che impiega un bambino per imparare a sciare è molto soggettivo, anche se coi nuovi modelli di sci i piccoli imparano molto più velocemente. È importante però iniziare con piste facili, anche per evitare che il bimbo mantenga lo "spazzaneve" più a lungo per paura. È fondamentale, quindi, procedere per gradi e non forzarli perché imparino prima. Occorre però munirsi dell’attrezzatura da sci per i bambini senza badare a risparmi.
In Italia il movimento sciistico si mantiene ampio, è una passione trasversale alle generazioni e alle Regioni. Basta considerare che le piste da sci italiane sono pari a 5.771 km sulle Alpi italiane e a 710 km sugli Appennini.
E veniamo al meteo, croce e delizia degli appassionati di sci. Cosa dobbiamo aspettarci in questi giorni? C’è stato un anticipo di Primavera con temperature di 25° C in varie aree del Paese, Sicilia compresa, ed ora è invece previsto il ritorno dell’Inverno con neve in montagna e nelle località sciistiche. In alcune regioni, si passerà addirittura da temperature massime oltre i 20 gradi alla possibilità di neve in pianura, con un brusco calo delle temperature. Durante il weekend sono attese anche delle bufere di neve in alta quota.
Tornando alla Giornata ci sono, come accennato, varie iniziative in programma. Sensibilizzazione, informazione e prevenzione dei pericoli insiti nella frequentazione della montagna invernale - legati soprattutto alle valanghe, alle scivolate su terreno ghiacciato e all’ipotermia - sono le parole chiave dell’edizione 2024 della giornata nazionale «Sicuri con la neve», che Club alpino italiano e Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico hanno programmato per oggi. Un evento diffuso, che coinvolge decine di località alpine e appenniniche di dodici regioni, attraverso il quale il Cnsas, che quest’anno celebra il 70esimo anniversario, e il Cai intendono diffondere la conoscenza dei comportamenti e degli accorgimenti necessari per diminuire il rischio di essere coinvolti in incidenti, anche nei confronti di chi ha maggiore esperienza. I volontari del Soccorso alpino e del Cai allestiranno stand e campi neve alla partenza dei principali percorsi escursionistici e scialpinistici e sensibilizzeranno i frequentatori sull’importanza di valutare attentamente, i giorni precedenti l’uscita, le proprie capacità, i propri limiti e l’equipaggiamento.
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