Il centrodestra porta all'Ars 34 deputati, ma con il listino può averne altri: ecco gli eletti
In attesa di capire se scatterà il listino che permetterà a Renato Schifani di ingrossare le file della sua maggioranza, alla Regione è stato fatto il riparto provvisorio – molto provvisorio – dei seggi fra i pochi partiti che entreranno all'Ars. Il centrodestra al momento porterebbe in Assemblea regionale 34 deputati grazie a una percentuale complessiva delle liste che sfiora il 50% (49,8 a scrutinio ancora in corso). In particolare in questo momento Fratelli d'Italia è il primo partito della coalizione con il 15,03% ed eleggerebbe 11 deputati. Forza Italia si piazza appena un po' sotto col 14,7 per cento sufficienti ad eleggere altri 11 parlamentari. La Lega si ferma al 6,8% e porta all'Ars 4 deputati. I Popolari Autonomisti di Raffaele Lombardo e Saverio Romano arrivano al 6,7% e conquistano 4 deputati e sulle stesse cifre si muove la Dc di Cuffaro. Fra i deputati che certamente ce l'hanno fatta ci sono Marco Falcone e Nicola D'Agostino a Catania per Forza Italia. Sempre alle falde dell'Etna Fratelli d'Italia dovrebbe eleggere Gaetano Galvagno e Dario Letterio Daidone ma quest'ultimo, a scrutinio ancora in corso, è insidiato da Giuseppe Zitelli. L'Mpa porta all'Ars Giuseppe Lombardo, nipote del fondatore del partito. Ma sia Galvagno che Lombardo sono inseriti nel listino che dovrebbe assicurare la maggioranza a Schifani se il neo presidente non ce la facesse con la forza delle sue sole liste: se scattasse il listino sia Lombardo che Galvagno lascerebbero il posto ai primi dei non eletti che nell'Mpa è l'uscente Giuseppe Compagnone. Nella Lega a Catania ce la fa Luca Sammartino, che conquista oltre 20 mila voti. A Enna gli unici due posti se li sono aggiudicati la forzista uscente Luisa Lantieri e l'ex sindaco di Troina Sebastiano Venezia. Resta fuori Elena Pagana, moglie dell'ex assessore alla Sanità Ruggero Razza. Per quanto riguarda gli altri partiti, il Pd in questo momento forte del 12,5% eleggerebbe 11 deputati. E altrettanti ne porterebbe all'Ars il Movimento 5 Stelle che però ha conquistato il 13,5%. In casa Pd dovrebbero farcela il segretario Anthony Barbagallo e Giovanni Burtone, storico parlamentare ex Margherita. E ancora Michele Catanzaro ad Agrigento, Nello Dipasquale a Ragusa. I grillini portano all'Ars l'uscente etnea Josè Marano, il palermitano ex deputato nazionale Adriano Varrica e Nuccio Di Paola candidato sconfitto alla presidenza. La lista civica di Cateno De Luca, Sud chiama Nord, raggiunge il 13,9% e porta all'Ars 6 deputati, fra i quali a Palermo l'ex Iena Ismaele Lavardera e il sindaco di Cerda Salvo Geraci. De Luca riporta anche all'Ars se stesso in quanto candidato giunto secondo e l'uscente-fedelissimo Danilo Lo Giudice. Su tutto ciò, come detto pesa l'incognita del listino di Schifani. Perché possa scattare serve il conteggio finale di tutte le schede, rallentato in questo momento da alcuni ritardi n ei seggi (soprattutto nel Siracusano) e da qualche contestazione che potrebbe dover essere risolta in tribunale. Se così fosse potrebbero passare dei giorni perché si arrivi alla definitiva attribuzione dei seggi. E a sperare nel listino ci sono big come la leghista Marianna Caronia, superata nella lista palermitana da Vincenzo Figuccia.