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Il caro-voli frena il turismo in Sicilia, a Natale prenotazioni in calo

Il prezzo dei biglietti continua a salire, albergatori in allarme. Già registrato un deficit di presenze del 30% rispetto al 2023. Per i siciliani i costi sono ammortizzati dal bonus della Regione, che non spetta ai non residenti nell'isola

In vista delle festività natalizie il caro-voli per la Sicilia aumenta ogni ora che passa, tanto che, rispetto allo studio realizzato dal nostro giornale venti giorni fa, i biglietti sono aumentati in media del 15 per cento. Il record spetta al volo che dal 21 dicembre al 6 gennaio porta dall’aeroporto Caravaggio di Bergamo allo scalo etneo e viceversa: occorrono 716 euro, poco meno dei 750 necessari per volare da Londra e più dei 544 euro chiesti per spostarsi dal Charles De Gaulle di Parigi.

Le ricadute? Per i residenti in Sicilia sono ammortizzate dal «bonus voli» istituito dalla Regione, con rimborso del 25 per cento sui ticket delle linee nazionali, che tra poche ore verrà innalzato con decreto al 50 per cento, per circa un mese tra dicembre e gennaio grazie ai 17 milioni di euro impegnati nella manovra quater. Ma le tariffe stellari potrebbero scoraggiare quanti hanno programmato le vacanze di Natale sull’Isola. Secondo le stime delle associazioni di categoria, nelle settimane dal 21 dicembre all’Epifania, si registra «circa il 30% in meno di prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2023, che a sua volta, sempre sotto il freno del caro-voli, era risultato in flessione al confronto con il 2022.

Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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