Il fisco concede una tregua estiva ai contribuenti che, almeno fino ai primi giorni del prossimo mese e tranne casi eccezionali, non riceveranno più comunicazioni dall’amministrazione. Sotto l'ombrellone è scattato infatti lo stop a comunicazioni e inviti da parte dell’Agenzia delle Entrate, salvo specifiche situazioni di indifferibilità e urgenza. Fino a mercoledì 4 settembre sono inoltre sospesi i termini per alcuni versamenti. Qualche settimana di respiro, dunque, prima di tornare ai normali adempimenti, ai quali quest’anno si aggiungerà la quinta rata della rottamazione slittata a fine luglio e che bisognerà versare entro il 15 settembre. Come indicato dall’apposito decreto - ricorda l’Agenzia delle Entrate - quest’anno sono previsti due periodi di sospensione, periodi in cui è precluso all’Agenzia l'invio di alcune tipologie di atti. Nel dettaglio dal primo al 31 agosto e dal primo al 31 dicembre l’amministrazione fiscale non potrà trasmettere le comunicazioni sui controlli automatizzati, le comunicazioni sui controlli formali, le comunicazioni concernenti gli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi a tassazione separata e gli inviti all’adempimento. Solo nei casi in cui sussistano ipotesi di indifferibilità e urgenza è possibile richiedere una deroga all’ordinario regime di sospensione. Fino al 4 settembre sono sospesi anche i termini di 30 giorni previsti per il pagamento delle somme da controlli automatizzati, controlli formali e i versamenti relativi ai redditi assoggettati a tassazione separata. Riguardo invece ai termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesti ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate o da altri enti impositori, sospesi dal primo agosto al 4 settembre, sono esclusi quelli relativi alle richieste effettuate nel corso delle attività di accesso, ispezione e verifica, nonché delle procedure di rimborso ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.