Ora la corsa ai contributi per abbattere il caro-mutui può davvero partire. L’Irfis ha pubblicato ieri il bando che assegna i 50 milioni stanziati dal governo Schifani. Il via alle domande, per via telematica collegandosi al sito dell’istituto di credito, è previsto per le 10 del 7 febbraio e lo stop è fissato alle 17 del 29 febbraio.
Dunque arriva al traguardo una delle misure più attese. Perché permette di ammortizzare l’impennata delle rate dei mutui a tasso variabile registrata nel 2022 e nel 2023 per via della crisi economica generata dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei costi dell’energia.
Il bando è stato messo a punto dall’Irfis sulla base delle indicazioni arrivate dal presidente Schifani e dall’assessore all’Economia, Marco Falcone. Gli elementi essenziali sono il limite di reddito e il tipo di mutuo (a tasso variabile e destinato all’acquisto della prima casa). Per poter accedere ai contributi bisogna aver un Isee inferiore a 30 mila euro. E bisogna presentare insieme alla domanda la certificazione della banca che prova l’importo degli interessi pagati nelle rate del 2022 e del 2023.
Formalmente la Regione erogherà un contributo che copre al massimo il 50% degli interessi certificati dalla banca. In pratica però, leggendo le clausole del bando, è facile prevedere che ogni famiglia otterrà 3 mila euro (cioè 1.500 per ciascuno dei due anni coperti dal bando).
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