
Salta Quota 104 e si torna a 103, ma con il contributivo e con un tetto all’assegno. Niente più accesso diretto del fisco ai conti correnti per i pignoramenti. Cambia l’indicizzazione delle pensioni, così come l’adeguamento per i dipendenti di enti locali e della sanità, mentre le tredicesime non avranno il taglio del cuneo. Trascorsi 11 giorni dall’approvazione in consiglio dei ministri si attende ancora il testo definitivo della manovra. Il governo assicura che ci siamo e si lavora perché arrivi in tempi rapidi.
Pensioni
Le novità che prendono forma cambiano molte delle misure finora annunciate. A partire dalle pensioni, la carta su cui il governo scommette per superare l’esame delle agenzie di rating. E così Quota 104, la stretta spuntata a sorpresa durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri e messa nero su bianco nei comunicati di Palazzo Chigi e del Mef, sparisce nelle ultime versioni della manovra, sotto i colpi del pressing leghista. La misura lascia il posto al ritorno di Quota 103, anche se con delle limitazioni. L’accesso al pensionamento con 62 anni d’età e 41 di contributi resterà in vigore anche nel 2024, ma l’assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo e con un tetto massimo mensile pari a quattro volte il minimo, circa 2.250 euro. L’uscita varia inoltre tra dipendenti privati e pubblici: le finestre sono di 7 e 9 mesi secondo le ultime stesure, 6 e 9 secondo l’intesa che sarebbe stata raggiunta nella maggioranza.
Per compensare questo intervento, viene modificata anche l’indicizzazione delle pensioni, con una retromarcia sugli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.250 e 2.800 euro), per le quali l’adeguamento torna all’85% rispetto al 90% annunciato in un primo tempo. Torna anche, sparito nelle ultime versioni, l’anticipo al 2025 dell’adeguamento alla speranza di vita, che sarebbe dovuto scattare dal 2027. Mentre per sanitari, maestri, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari che hanno iniziato a lavorare tra il 1981 e il 1995 gli adeguamenti della quota retributiva saranno più bassi.
Fisco
Dopo l’intervento della premier Giorgia Meloni sparisce anche la norma sul prelievo dai conti correnti. La possibilità per il fisco di verificare direttamente le disponibilità prima di procedere col pignoramento, si trasforma in generiche «modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici» per acquisire i «tutte le informazioni», prima di procedere al recupero coattivo. Nelle ultime stesure non cambia invece la norma sugli affitti brevi, con la cedolare secca che passerebbe quindi dal 21% al 26%. Una partita, questa, particolarmente cara a Fi, che non molla la presa: «stiamo vigilando, discutendo, vedremo quali garanzie saranno date anche ai cittadini che sono proprietari di case e poi affittano per tempi brevi», dice il vicepremier Antonio Tajani.
Novità poi sul taglio del cuneo, che viene confermato anche per il 2024, ma senza benefici per le tredicesime. Vengono poi dimezzate rispetto alle prime indiscrezioni (da 400 a 200 milioni) le risorse destinate al bonus sociale sulle bollette della luce nel primo trimestre, ma anche la dotazione per il Fondo per la disabilità e quella per il Fondo migranti. Sul fronte delle tasse aumenta da 5 a 10 anni il periodo di tassazione delle plusvalenze dalla vendita di case ristrutturate col Superbonus, mentre i Comuni che hanno terminato la procedura di dissesto potranno aumentare l’addizionale Irpef e anche la tassa d’imbarco (fino a 3 euro).
In attesa del testo definitivo, intanto, il prossimo banco di prova sarà il passaggio parlamentare. Il governo punta a dare un segnale di «compattezza» approvandola in tempi brevi, dice la premier Giorgia Meloni che conferma la regola degli «zero emendamenti». Una strada che agita le opposizioni. E su cui persino nella maggioranza spunta già qualche distinguo. Se è da correggere, dice il deputato azzurro Giorgio Mulè, gli emendamenti ci saranno.
9 Commenti
Se vi pare
28/10/2023 08:24
A nessun governo può fare piacere varare una manovra con pochi margini elettorali ma l'obiettivo della messa in sicurezza dei conti dello Stato consentirà una manovra più accomodante alla vigilia delle prossime elezioni politiche; tutte le autorità monetarie internazionali indipendenti sono state concordi nel segnalalare il disastro causato dal bonus edilizio e dalla irresponsabile estensione del sussidio di stato non solo ai veri bisognosi (doveroso) ma ad una enorme platea di non aventi alcun requisito senza controlli per esigenze di consenso elettorale.
Ciccio
28/10/2023 08:25
Ma trovatemi quanti sono i cittadini con 41 anni di contributi.. Booooooo' e fra un paio di anni la gioventu non ha mai lavorato, e qua ti voglio.
Ale
28/10/2023 08:32
Girandola di provvedimenti che colpiscono i soliti noti, mai una patrimoniale per i super ricchi anche dell'uno per cento in più che gli farebbe il solletico ma per lo stato sarebbero bei soldi, per non parlare dell'evasione fiscale, il vero bottino intoccabile...
Nicolò
28/10/2023 08:41
Spostare le finestre d'uscita a una persona anziana è terribile, intanto perché sono soldi della persona che deve andare in pensione e poi perché non avrà più le forze per godersi i soldi di una vita di lavoro, al massimo li darà alla sanità privata visto che quella pubblica non esiste più. Vergogna, ricordatevelo quando andate a votare non scordate le cose come le pecore di Orwell.
Pippo
28/10/2023 09:38
Se le buone intenzioni sono queste sulle future pensionì non toccate nulla peche "il bene da conoscere è peggiore del male conosciuto ". Il nuovo uscito dalle urne doveva rimediare ai torti del passato, ma nei fatti con questa proposta fa peggio . La ragione? Se già quota 100 (62+38) secondo l'INPS ha prodotto nella realtà un 65 +39 e 1/2 (104,5), cosa produrrà quota 103 (62+41)? Visto che sino al 2027 nulla cambia "sull'aspettativa di vita" , per quale ragione una lavoratrice con 41 anni di contributi per 8 mesi in più di lavoro e per un lavoratore 1 anno e 8 mesi dovrebbe perdere col ricalcolo tra contributivo e retributivo una perdita mensile tra i 150 alle 400 euro ? A questo punto lasciate stare le cose come stanno, perché il il vostro bene è peggiore del male di chi vi ha preceduto e che a leggere la lista di chi lo votò "quel male" sono oggi anche alla guida di questo paese,
Gianluca
29/10/2023 15:50
Questo governo sta letteralmente mandando sul lastrico il popolo già povero.
Marco
28/10/2023 11:25
Con il banco truccato si perde sempre, una vita a versare tasse e contributi per poi vedersi dare pochi soldi e per pochi anni, di solito meno degli anni versati.
Gianluca
29/10/2023 15:46
La Meloni ha praticamente fotocopiato la rifprma Fornero. Complimenti
Pippo
31/10/2023 07:56
Ha solo completato l'opera, visto che la Fornero è stata non solo da lei condivisa ma anche votata.
dario serra
30/10/2023 11:48
peggio della legge fornero.
Filippo
31/10/2023 17:25
Guarda caso tagliano sul popolo,introducono microtasse, rendono più difficile andare in pensione e se ti spetta tagliano pure quella miseria che spetta dopo quasi 50 anni di lavoro, in tutto questo loro mantengono i loro benefici senza tagliarsi un centesimo