La gastronomia punto di forza della Sicilia, sia dal punto di vista economico che dell'attrattiva turistica. Una prerogativa che adesso viene anche certificata, visto che l'Isola sarà "Regione europea della gastronomia 2025", il riconoscimento che viene assegnato dall’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism (Igcat) e che è stato presentato questa mattina (8 settembre) nel corso di un incontro con la stampa a Palazzo d'Orléans, a Palermo. La Sicilia è la prima regione italiana che centra questo obiettivo, come sottolineato da Diane Dodds, la presidente della giuria dell'Igcat al termine dell'iter di valutazione portato avanti nelle varie tappe dalla delegazione: «La giuria è d’accordo che la qualità e la varietà dei prodotti e la ricchezza delle esperienze fatte rendono quella della Sicilia una candidatura eccellente. Considerato il dossier presentato, la discussione e i risultati della visita, la giuria ha decretato che la Sicilia deve essere raccomandata come Regione europea della gastronomia del 2025, passando alla fase finale». A fare gli onori di casa il presidente della Regione, Renato Schifani: «Turismo e agricoltura sono pilastri fondanti della nostra economia e del nostro pil. Abbiamo portato avanti una strategia vincente, anche in occasione delle recenti alluvioni che ci hanno colpito. Quello di oggi è uno straordinario risultato che darà ulteriore spinta per il turismo, coinvolgendo operatori del settore, imprenditori, mondo agricolo e istituzioni». «Oggi viene riconosciuto lo sforzo che la nostra regione ha messo in campo nel promuovere il proprio prodotto e il proprio circuito enogastronomico - dice l'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Sammartino -. Con orgoglio mettiamo in campo tutto ciò che la nostra tradizione, la nostra storia, le nostre eccellenze sono riuscite a fare finora. Lanciamo un grande piano di investimento e ci prepariamo al palcoscenico europeo. In tanti verranno in Sicilia ad assaggiare i nostri prodotti, a scoprire la nostra tradizione e a guardare la straordinaria bellezza dei nostri paesaggi. Una grande occasione su cui puntiamo molto, su cui abbiamo lavorato molto, perché crediamo da siciliani alla potenzialità che le nostre aziende hanno fin qui dimostrato: cioè essere competitive, all’avanguardia, sostenibili e riconoscibili nel parterre europeo per le loro eccellenze. La Sicilia accetta oggi la sfida del 2025 con l’orgoglio di sapere che farà conoscere la bellezza del nostro territorio e la capacità dei nostri operatori». La nomination della Sicilia, nata durante lo scorso Vinitaly, sotto la spinta del dipartimento dell'Agricoltura guidato da Dario Cartabellotta è stata gestita e promossa dal Consorzio Dos Sicilia (Denominazione di origine siciliana) in stretta collaborazione con il Consorzio di tutela dei Vini della Doc Sicilia (Denominazione di origine controllata), il Consorzio del cioccolato di Modica e con una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio. Il tour della delegazione per valutare e verificare gli elementi presentati nel dossier a sostegno della candidatura della regione Sicilia - partito lo scorso 4 settembre e che si conclude a Cefalù e Castelbuono - ha toccato due dei maggiori parchi archeologici della Sicilia occidentale: la Valle dei templi di Agrigento e Selinunte. Inoltre, sono stati programmati incontri e confronti con oltre 70 operatori dell’agroalimentare, con l'Università in tema di ricerca e innovazione e con i custodi della memoria del patrimonio enogastronomico dell’Isola.