Una vendemmia difficile, caratterizzata da eventi climatici estremi che ha messo in sofferenza piante e produzione con perdite stimate del 40% nell’Isola, con alcune differenze tra zone e zone. A tutto questo bisogna aggiungere gli attacchi di peronospora (un fungo che attacca la vite) che sembra abbia compromesso parte del raccolto. Proprio per questo il governo nazionale ha stanziato un milione di euro nel dl Asset d’inizio agosto, ma sembrano non bastare. «Il dl va nella giusta direzione - sottolinea Graziano Scardino della Cia Sicilia - ma non mette a disposizione risorse economiche sufficienti per gli operatori del settore». La vendemmia durerà 100 giorni, ma già si possono fare i primi bilanci. Una stagione che è partita dalla Sicilia occidentale, con i bianchi, e che si chiuderà con i vini dell’Etna a fine ottobre. Gli occhi però sono puntati sul meteo: con temperature più fresche il calo della produzione potrebbe anche essere meno pesante. «È indubbio che rispetto agli oltre 4 milioni di ettolitri dell’anno scorso la produzione sarà inferiore ed è presto per ipotizzare l’andamento complessivo ma sulla qualità non ci sono dubbi» dice Francesco Ferreri che guida la Coldiretti regionale, «molto dipende dall’evoluzione delle temperature e dalle precipitazioni delle prossime settimane». Un articolo completo di Antonio Giordano sul Giornale di Sicilia in edicola oggi