Il Prestito Personale (PP) e la Cessione del Quinto ( CQS) rappresentano 2 dei 5 pilastri portanti del credito al consumo (gli altri 3 sono i mutui, i prestiti finalizzati e le carte di credito). In cosa consiste la differenza? Il PP prevede l’erogazione di denaro a fronte di una richiesta per le varie esigenze familiari (ristrutturazione, acquisti immobiliari e non, spese ed eventi familiari, viaggi, spese mediche, ecc.), prevede una valutazione di merito creditizio dei clienti, e ad esito positivo viene erogato sul c/c del cliente, che lo restituirà mediante addebito mensile della rata pattuita e per la durata prevista (è un’ operazione chirografaria e quindi non soggetta a garanzie reali). Fascia di età va dai 18 ai 75 anni e può essere richiesto da tutte le categorie dei lavoratori: pensionati, dipendenti e lavoratori autonomi. La CQS come il PP prevede l’erogazione di denaro ma viene garantita da un’assicurazione obbligatoria che copre il rischio vita del richiedente nel caso del pensionato, oppure rischio vita e rischio impiego nel caso del lavoratore dipendente, poiché le rate verranno pagate dall’ente/amministrazione che eroga la pensione/stipendio al richiedente. Le famiglie spesso agiscono, con un paradigma errato su quando fare ricorso al credito, poiché spesso si arriva alla richiesta quando l’esigenza della liquidità è immediata, oppure addirittura quando il conto corrente è in rosso stagnante. Il paradigma corretto invece prevede, una pianificazione degli investimenti e del bilancio familiare, facendo ricorso al credito con lo scopo di non alterare l’equilibrio finanziario, cercando di mantenere quanto più possibile il proprio tenore di vita. I soldi andrebbero richiesti quando non si è giunti alla canna del gas, poiché ciò, oltre ad aumentare la probabilità di accesso al credito, rende la parte richiedente più appetibile nella contrattazione del Prd. finanziario). Ciò rende oggi ancor più importante quindi affidarsi, a consulenti esperti e specializzati sul credito, che agiscono normalmente per Brand Bancari di primaria importanza, piuttosto che a figure, improvvisate oggi presenti sul mercato. Cosa fare ad esempio in un momento come questo, dove i tassi sono cresciuti in maniera significativa? Occorre definire l’importanza e la priorità del progetto da realizzare, pianificandone bene l’eventuale spesa, cercando di ricorrere al credito in maniera responsabile senza che questo quindi metta a rischio la tenuta del bilancio familiare futuro. Per finire verificare sempre il dettaglio dei costi inseriti nel finanziamento, valutando quindi oltre la rata, il TAEG (tasso annuo effettivo globale) inclusivo della voce interessi TAN (tasso annuo nominale) mediante cui viene definito il piano di ammortamento di restituzione del prestito , ma soprattutto le eventuali spese di istruttoria, bolli, spese incasso rata e spese assicurative obbligatorie per l’ottenimento del finanziamento, che di fatto spesso vengono decurtate dalla somma richiesta oppure aggiunte alla rata stabilita in fase di contrattazione.