Il 5 per mille è una somma di denaro calcolata sulla base dell'imposta del reddito: di conseguenza, il valore di questa quota non è altro che lo 0,5% della propria Irpef. Per calcolare il proprio 5 per mille, basta dividere la quantità della propria imposta del reddito per 1000 e moltiplicare il risultato per 5.
Il 5 per mille, comunemente riportato in forma numerica come «5x1000», non è quindi altro che una quota dell’imposta che si dovrebbe comunque pagare, che lo Stato ripartisce tra enti del terzo settore che svolgono attività di interesse sociale.
Istituito in forma sperimentale con la Legge Finanziaria del 2006, il 5 per mille ha riscontrato fin dai suoi esordi un successo inaspettato: sono stati ben 16 milioni i contribuenti italiani ad aderire alla prima edizione, rappresentando così un’indispensabile forma di supporto per gli enti non profit. Il numero si è poi ampliato superando i venti milioni.
Al momento della dichiarazione dei redditi, si può scegliere di devolvere o meno questa quota: il contributo è quindi del tutto spontaneo da parte del cittadino. Destinare il 5 per mille, inoltre, non comporta oneri aggiuntivi, dato che il contribuente che compila la dichiarazione è in ogni caso tenuto a pagare l’Irpef.
È bene ricordare infatti che questa quota viene trattenuta dallo Stato ugualmente, ma devolvendo consapevolmente il 5 per mille, il cittadino compie una donazione senza alcun costo o aggravio fiscale. La procedura per destinare il 5 per mille è legata alla dichiarazione dei redditi o alla Certificazione Unica. In tutti i moduli (730, Unico, CU) è presente una sezione dedicata, intitolata «Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef».
In questa sezione bisogna inserire il codice fiscale dell’Ente per il quale si è deciso di devolvere la propria quota e la propria firma. Se invece non viene apposta alcuna firma, il contributo rimarrà allo Stato.
È possibile esprimere una sola preferenza: lo spazio per apporre il codice fiscale dell’ente prescelto è unico e le categorie sono tra loro alternative. Negli ultimi anni, i progressi straordinari della ricerca scientifica hanno reso leucemie, linfomi e mieloma sempre più curabili. Continuare a dare una speranza e un aiuto concreto a chi è affetto da una malattia del sangue e ai suoi familiari è il nostro impegno quotidiano. Una scelta di alta sensibilità potrebbe ricadere sull’Ail che promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma, finanziando studi innovativi e laboratori in tutta Italia. L'Associazione assiste ed accompagna i pazienti e le famiglie in tutte le fasi del percorso, in stretto contatto con i Centri di Ematologia che supporta in maniera continuativa per andare incontro al meglio alle esigenze di malati e caregiver. Il nostro lavoro ha l'obiettivo di migliorare la qualità di vita di chi lotta contro un tumore del sangue e sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro queste patologie.
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