Giovedì 19 Dicembre 2024

Anche le tariffe Rc auto sono tornate a crescere

Le tariffe dell'Rc auto sono tornate a crescere in modo consistente pesando come un'ulteriore piccola zavorra sulle tasche degli italiani. Ma complici inflazione e rialzo dei tassi, anche le compagnie di assicurazione hanno guadagnato meno. Questi alcune delle principali note dello scenario delineato dall'Ivass, l'authority di vigilanza sul settore, secondo cui le imprese sono alle prese con rischi «adeguatamente presidiati» ma al tempo stesso devono «mantenere alta l'attenzione». I più recenti numeri del mondo assicurativo sono stati forniti dal presidente dell'Istituto di vigilanza del settore, Luigi Federico Signorini, nelle considerazioni finali di quest'anno. Ciò che ha maggiormente allarmato i consumatori è l'andamento dell'Rc auto, con il prezzo medio pagato per le polizze salito del 4% a 368 euro nel primo trimestre di quest'anno. Si tratta del secondo aumento trimestrale consecutivo. E l'Ivass rileva anche che il contesto di elevata inflazione e la graduale ripresa della mobilità al termine delle restrizioni associate alla pandemia hanno comportato un aumento del costo dei sinistri Rc auto interrompendo il trend di costante discesa del premio dal 2014. Essendo le polizze Rc una voce obbligatoria per chi possiede un'auto i rincari degli ultimi mesi si tradurranno in «una nuova mazzata a danno dei consumatori che inciderà sulle spese di milioni di italiani» è l'allarme del Codacons. Mentre Assoutenti calcola che dal 2022 ad oggi i rincari totali sono stati del +8,7%. E dice che si tratta di rialzi «del tutto ingiustificati» e operati dalle compagnie sfruttando l'emergenza inflazione. L'Ivass osserva che la quota media di sconto in rapporto alla tariffa è considerevole, ma varia a seconda dell'area geografica di residenza dell'assicurato, con il minimo che si raggiunge nel Nord-Ovest (30,9) e il massimo nel Sud (40,3) dove in media le tariffe di base sono più alte e dove gli sconti più elevati sono associati a una maggiore diffusione della «scatola nera». L'Ivass ricorda a tale proposito l'utilità di Preventivass, lo strumento pubblico di comparazione dei prezzi per il contratto base dell'assicurazione per l'Rc auto consultabile online. Per quello che riguarda in generale lo stato di salute delle compagnie, l'Istituto di vigilanza osserva che la crescita dei tassi e quella dei prezzi hanno avuto impatti di rilevo, con la riduzione del valore di mercato delle attività e passività finanziarie e l'aumento dei costi dei sinistri. Lo scorso anno sono scesi di 5 punti sia la solvibilità media del sistema, al 246% (ma in linea con quella Ue), sia il Roe, al 3,2%. La gestione vita è passata da un utile di 4,3 miliardi a una perdita di 0,4 mentre i rami danni hanno avuto un utile invariato (2,7 miliardi). In lieve perdita invece l'Rc auto, per la prima volta dal 2011.

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