Un cavillo rallenta la preparazione delle gare con cui la Regione deve mettere all’asta le concessioni per i lidi balneari. È un problema emerso a livello nazionale che finisce per tendere una mano a un settore che in campagna elettorale è stato molto vicino a Fratelli d’Italia.
Il cavillo che può offrire una chance, se non per evitare, almeno per rinviare le gare altrimenti previste entro la fine del 2023 è la mancanza di una mappatura generale delle concessioni che tenga conto della disponibilità degli spazi. Una sorta di anagrafe.
È un dato emerso qualche giorno fa a Roma durante la riunione del tavolo interministeriale sul demanio. Un organismo insediato dalla Meloni al quale partecipano esperti del ministero guidato da Nello Musumeci e rappresentanti di tutte le Regioni.
Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giacinto Pipitone
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