Al via il bonus Mezzogiorno: da giovedì 8 giugno e fino al 31 dicembre 2023 è possibile presentare le domande. Si tratta di un incentivo voluto dal governo per le imprese che investono quest'anno in beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive del Sud Italia.
Il bonus Mezzogiorno
Per le Regioni agevolate, ad eccezione dell’Abruzzo, il credito d’imposta è attribuito nella misura massima d’aiuto consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Per le piccole imprese l’attribuzione sarà del 45%, per le medie del 35% e per le grandi realtà imprenditoriali del 25%. Per la Regione Abruzzo, invece, il volume massimo dell’aiuto è pari al 30% per le piccole imprese, al 20% per le medie e al 10% per le grandi.
Chi può richiederlo
Destinatarie della misura sono le imprese che acquisiscono, anche mediante contratti di locazione finanziaria, macchinari, impianti o attrezzature destinati a strutture produttive nel territorio delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite della regione Abruzzo.
Bonus Mezzogiorno, come funziona
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’approvazione del nuovo modello per l’invio della richiesta, aggiornato in seguito alla proroga delle agevolazioni prevista dall’ultima legge di Bilancio. Sarà possibile inviare una comunicazione per le spese sostenute da parte del beneficiario o di un suo sostituto e il tutto verrà inoltrato attraverso il software CIM23 a disposizione sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. Come detto, dall’8 giugno al 31 dicembre verrà implementato un nuovo modello e le imprese potranno mandare i propri aggiornamenti riguardanti l’acquisto di nuovi beni strumentali con riferimento a partire dall’1 gennaio. Dopo che l’Agenzia delle Entrate avrà ricevuto la comunicazione ed effettuato le dovute verifiche dei dati dichiarati, si occuperà di inviare alle imprese il provvedimento che le autorizzerà ad accedere al credito di imposta. Per gli acquisti di beni strumentali destinati a strutture produttive effettuati dal 2016 al 31 dicembre 2022 si dovrà invece fare riferimento al vecchio modello, che dovrà essere inviato all’Agenzia delle Entrate non oltre la fine del 2023.
Come presentare la domanda
La domanda si considera presentata nel giorno in cui l’Agenzia riceve i dati e può essere inoltrata esclusivamente con modalità telematiche tramite il software ‘CIM23’ da: direttamente dal beneficiario; tramite una società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario. Si considerano appartenenti al gruppo l’ente o la società controllante e le società controllate. Si considerano controllate le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata le cui azioni o quote sono possedute dall’ente o società controllante, o tramite altra società controllata, per una percentuale superiore al 50% del capitale; tramite gli intermediari quali professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti previsti dalla Legge. In caso di presentazione attraverso intermediari abilitati e società del gruppo, il contribuente dovrà ricevere dai questi soggetti una copia della comunicazione trasmessa e della ricevuta dell’Agenzia delle Entrate che attesta l’avvenuta presentazione e, dopo aver firmato la comunicazione per confermare i dati indicati, dovrà conservare la documentazione.