Le città moderne tendono a diventare smart cities: città connesse e digitalizzate. Ma per farlo sono necessarie le reti di comunicazioni e la diffusione della banda larga. Maurizio Sedita, ingegnere delle telecomunicazioni nato ad Agrigento, è dal primo aprile dello scorso anno cco (chief commercial officer) di Wind Tre S.p.A, ovvero il manager che si occupa di gestire tutti gli aspetti del business dell’operatore di telecomunicazione: dalle offerte ai clienti alla rete commerciale. Si parte da un dato: sono ancora a disposizione delle imprese siciliane i fondi per il bonus connettività. «Sul totale Italia - spiega il manager - è stato utilizzato il 48% dei fondi stanziati per il voucher connettività a sostegno dello sviluppo della connettività per le imprese, circa 590 milioni di euro. La Sicilia ha utilizzato il 37% dei fondi assegnati alla regione, pari a circa 93 milioni; quindi ci sono ancora a disposizione tanti fondi per le imprese. Ad oggi circa cinque mila aziende siciliane hanno già beneficiato dei fondi governativi per la connettività delle imprese grazie a Wind Tre».
Quali sono le vostre strategie per l’Isola?
«Obiettivo del management è quello di diventare un punto di riferimento sulle smart cities. Tutto questo partendo da una base dati importante di nostri clienti: circa 20 milioni di schede in tutta Italia che realizzano 14 miliardi di interazioni quotidiane dei nostri clienti. Tutti dati che possono aiutare una città a gestire i flussi per avere una visione più moderna. In Sicilia abbiamo, inoltre, 52 punti vendita in franchising e oltre 500 punti vendita multibrand in tutta l’isola compresi i centri commerciali. In termini dipendenti sono oltre 430 e c’è un indotto straordinario basato sui nostri negozi e quello sui call center di circa 800 risorse di cui 200 disabili per un progetto che abbiamo condotto insieme alla Regione Sicilia e dei partner locali che lavorano con continuità per Wind Tre. La nostra rete, inoltre, è la più importante d’Italia oltre 21 mila siti pronti al 5G. In Sicilia la copertura con questa tecnologia è al 65% per oltre 500 siti mentre a Palermo siamo alla copertura del 93%. Per noi il capoluogo siciliano è una priorità dove abbiamo una quota di mercato molto importante e per questo siamo un po’ più avanti in questi termini»
Il settore delle Tlc è tra i più competitivi e i margini per le aziende sono spesso ridotti. Come si affronta questa situazione?
«La nostra ricetta per uscire è quella di puntare sui tre assi fondamentali: il brand, i clienti, la rete che è una top quality network e le persone. La strategia è quella di coniugare questi assi centrali per diventare il brand di riferimento non solo per le telco ma per i multi servizi. Due esempi pratici: abbiamo lanciato un anno e mezzo fa il servizio di fornitura di luce e gas ampliando il perimetro per diventare più di un semplice operatore di telecomunicazioni e questa è una mossa che ci sta dando grandi soddisfazioni anche in Sicilia. Inoltre oggi non puoi prescindere dalla cyber sicurezza e per questo abbiamo deciso di acquistare un’azienda specializzata come la Rad per il 70% del capitale. Questo che ci aiuterà a sviluppare i servizi nel prossimo futuro nell’ambito consumer e business. Allargare il campo di gioco e servire al meglio i nostri clienti vendendo servizi che servono alle famiglie, questa è la strada».