Lunedì 23 Dicembre 2024

Pronto soccorso negli ospedali della Sicilia, via libera ai concorsi

Il nuovo pronto soccorso del Policlinico

Da un lato c’è l’accelerazione sui concorsi, prevedendo anche di togliere limiti alle assunzioni e perfino l’apertura a chi non è ancora specializzato. Dall’altro lato c’è lo stop alle convenzioni con le cooperative che finora hanno permesso di reclutare medici esterni pagati a peso d’oro. L’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Giovanna Volo, ha scritto ai manager di Asp e ospedali una direttiva che detta nuove regole per le assunzioni nei pronto soccorso e nelle aree emergenza urgenza. L’assessore impone ai capi della sanità pubblica di bandire subito i concorsi per medici, anestesisti, rianimatori, cardiologi e altre figure tipiche del settore dell’emergenza. La direttiva precisa che vengono «modificate le precedenti disposizioni». E la prima di queste riguarda i limiti alle assunzioni. Spiega Giuseppe Bonsignore del Cimo: «Le precedenti disposizioni prevedevano, anche in presenza di graduatorie concorsuali valide, la possibilità di assumere in maniera contingentata, ponendo un tetto dell'80% rispetto ai posti vacanti. La nuova direttiva consente di coprire tutti i vuoti in organico». Il provvedimento dell'assessore Volo fissa come unico limite le previsioni di fabbisogno inserite nelle piante organiche approvate a fine 2021 dalla giunta Musumeci. Quanti sono i posti disponibili? Nel piano della vecchia giunta venivano stimate 5 o 6 mila postazioni assegnabili nel triennio in tutta la galassia della sanità pubblica. Alcune centinaia di queste sono destinate proprio a rianimatori e personale dei pronto soccorso e medicina di accettazione e urgenza. Ma la direttiva della Volo permette ai manager anche di modificare questa divisione delle risorse nei piani dei fabbisogni prevedendo che «a saldi economici invariati» si possono spostare vuoti d’organico - e quindi posti da mettere a concorso - verso i pronto soccorso e i reparti di medicina d’urgenza. Sul numero delle assunzioni la Volo mostra cautela: «Non possiamo ancora avere un conto preciso. Ciò che conta è che tutte le assunzioni possibili vengano fatte velocemente per coprire la carenze». La direttiva della Volo apre anche ai medici specializzandi precisando che i bandi di prossima pubblicazione dovranno essere aperti a questa categoria, che formerà una graduatoria a parte. L’unico limite in questo caso è che l’assunzione dei vincitori scatterà solo se nel frattempo sarà arrivata la specializzazione. E questa apertura agli specializzandi tradisce la vera paura dell’assessorato. Negli ultimi anni i concorsi non hanno potuto assegnare tutti i posti liberi in questo settore perché mancavano gli anestesisti. Ora ne vengono formati di più ma l’offerta resta più bassa dei fabbisogni. Per di più la categoria dei medici di medicina d’urgenza può optare per reparti diversi dal pronto soccorso, cosa che normalmente accade. È così che i pronto soccorso sono andati sotto organico. Al punto da rendere necessaria in alcuni casi l’esternalizzazione del servizio che ora l’assessorato vuole stoppare. Ai manager è infatti consentita la stipula di convenzioni con cooperative che forniscono medici per coprire i posti vuoti. Si tratta di personale pagato anche 100 euro all’ora per turni che oscillano dalle 8 alle 10 o a volte 12 ore. La direttiva della Volo blocca queste convenzioni prevedendo «il diniego a eventuali esternalizzazioni. I vuoti potranno essere colmati con il ricorso programmato e tempestivo al reclutamento di personale». Ma i grillini sentono puzza di bruciato. Il capogruppo all’Ars Antonio De Luca teme che la manovra «mandi nel caos le aree di emergenza di tutta la Sicilia». De Luca ha raccolto «il grido di allarme di alcuni dirigenti delle aree di emergenza che si dicono molto preoccupati su come poter assicurare i servizi attualmente garantiti anche grazie agli esterni inseriti in turnazione. Dalla lettura della circolare non si evince chiaramente da quando scatterà l'embargo e da quando i medici esterni attualmente in servizio dovranno essere estromessi dalle turnazioni». La Volo esclude questo rischio: «Ho detto ai manager che lo stop alle convenzioni con gli esterni va fatto dopo l’espletamento dei concorsi. Ecco perché è urgente essere celeri». Rassicurazione che continua a non convincere i grillini: «Il ricorso ai concorsi non ci convince visto che si tratta di una strada già battuta infruttuosamente in passato. E pure il ricorso agli specializzandi finora non ha dato i risultati sperati soprattutto nei presidi ospedalieri di periferia».  

leggi l'articolo completo