Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Inps, via alle domande per andare in pensione con quota 103

Via libera alla presentazione della domande per la pensione anticipata flessibile, cioè quota 103. Lo ha comunicato Inps con il messaggio 754/2023. I canali a disposizione per l’invio delle richieste sono il call center e il sito internet dell’istituto di previdenza, previo accesso tramite Spid, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi oppure i patronati, spiega Il Sole 24 Ore.

Quota 103 è accessibile a chi, entro quest’anno, matura almeno 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi da parte degli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme esclusive e sostitutive della stessa o alla gestione separata gestite dall’Inps, purché non si sia già titolari di un trattamento pensionistico a carico di una di esse. Il requisito contributivo può essere raggiunto anche cumulando i periodi contributivi non coincidenti versati nelle gestioni previdenziali indicate. La decorrenza della pensione non è immediata, ma soggetta all’applicazione di un periodo variabile di dilazione (finestra): chi ha già maturato i requisiti nel 2022 avrà la pensione con decorrenza dal prossimo 1° aprile o dal 1° agosto se dipendente pubblico; chi matura i requisiti quest’anno ha una finestra di tre mesi se del comparto privato e di sei mesi se del pubblico (e comunque non prima di agosto); chi lavora nel comparto scuola e Afam deve presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio per accedere alla pensione all’inizio del prossimo anno scolastico o accademico.

A differenza di quota 100 e 102, l’importo mensile lordo della pensione non può essere superiore a cinque volte il trattamento minimo. Quindi, chi dovesse aver diritto a un assegno più consistente se lo vedrà decurtare fino al raggiungimento del requisito anagrafico richiesto per il pensionamento di vecchiaia, che, almeno fino al 2026, dovrebbe rimanere pari a 67 anni.

Sempre fino a tale traguardo, quota 103 non è cumulabile con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. Unica eccezione è costituita dal reddito da lavoro autonomo occasionale fino a 5mila euro lordi all’anno. In analogia con quanto già previsto per quota 100 e 102, in caso di superamento di tale limite la pensione quota 103 dovrebbe essere sospesa per l’anno in cui si è sforato e le mensilità già erogate dovrebbero essere recuperate dall’Inps.

Caricamento commenti

Commenta la notizia