Qualche disagio in Sicilia per lo sciopero dei benzinai, con un adesione che sarebbe tra il 70 e l'80%. Non ci sono numeri ufficiali ed è solo una proiezione, precisa Faib Confesercenti Sicilia, la Federazione autonoma impianti benzinai, e soprattutto variano da provincia a provincia. "I dati sono in continuo aggiornamento per cui in questo momento è difficile fare una stima precisa - dice Francesca Costa, presidente di Faib Confesercenti Sicilia - a esempio in alcune province, come a Messina, tra i nostri iscritti si registra un’adesione alla serrata del'80 per cento, mentre in altre è più bassa. Nelle prossime sarà possibile avere dei numeri più vicini al dato reale". La protesta, cominciata alle 19 di ieri sera, proseguirà fino alle 19 di domani 26 gennaio, salvo ulteriori novità perchè nel frattempo prosegue il confronto con Roma. "Come Faib abbiamo deciso di ridurre a un solo giorno la protesta per dare al governo una segnale di apertura - sottolinea - ma siamo ancora convinti che sia stato un grave errore reintrodurre le accise sul prezzo dei carburanti; da allora abbiamo registrato un calo del venduto pari al 25%. La nostra categoria è vessata da tutti, e da questo governo ci saremmo aspettati un attimo di tregua. Anche perchè in Sicilia nel nostro comparto gravitano circa 7 mila famiglie, tra gestori e dipendenti. Mi auguro che il nostro appello venga ascoltato e che il governo metta in campo una serie di iniziative, dal taglio delle accise al problema il dei costi per le transazioni elettroniche, per metterci in condizione di continuare a lavorare".