Domenica 17 Novembre 2024

Assegno unico, aumenti da febbraio: a quanto ammontano gli importi

Genitori a passeggio con i figli

Assegno unico più ricco nel 2023: è l'effetto della rimodulazione, con rivalutazione a causa dell'inflazione, introdotta dalla prima manovra del governo Meloni. L'Inps pagherà infatti a partire da febbraio l'assegno unico e universale con gli importi aggiornati.

La rivalutazione

L'assegno unico, che oscilla tra 50/175 euro per figlio minorenne e tra 25/85 euro per figlio maggiorenne (dai 18 ai 21 anni di età), va aggiornato ogni 12 mesi sulla base della variazione dell'indice dei prezzi registrata per l'anno precedente. Al momento l'indice è stato fissato al 7,3%, vale a dire la medesima percentuale determinata per la perequazione delle pensioni: a differenza dei trattamenti previdenziali, tuttavia, per conoscere l'indice da applicare all'assegno unico si attenderà la comunicazione del tasso definitivo, in calendario per la metà di gennaio. Per ora le stime parlano di una percentuale compresa tra 7,5%/7,8%. La rivalutazione coinvolgerà anche i calcoli Isee. Ciò significa che per poter beneficiare della quota massima non sarà più richiesto un Isee entro i 15mila euro bensì entro i 16.095 euro (+ 7,3%). Sarà quindi ampliata la platea dei potenziali beneficiari della misura di sostegno.

Assegno Unico, gli aumenti

La legge di Bilancio prevede anche aumenti per l'assegno unico e universale con figli di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, con la presenza di almeno un figlio in età compresa tra uno e tre anni. Si tratta di un aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo, 50 euro in più dell'importo attuale (100 euro); un aumento del 50% dell'assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l'importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro; un aumento del 50% dell'assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno. La legge di bilancio è intervenuta anche in favore dei nuclei con figli disabili, disponendo la corresponsione a regime degli aumenti che erano stati riconosciuti nel corso del 2022.

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