I sindacati e i rappresentati delle associazioni dei soccorritori del 118 chiedono al governo nazionale di inserire nella legge di bilancio la figura dell’autista soccorritore. A presentare l’istanza sono la Fasi, la Confintesa sanità e le associazioni di categoria il Mud118 Sicilia Aasi, il e il Coes Lazio. «Dopo 30 anni dall’istituzione del servizio emergenza sanitario territoriale, 118, ancora non vi è il riconoscimento giuridico della figura professionale dell’autista/soccorritore - si legge nelle richiesta - Tutto questo nonostante l’accordo adottato in sede di conferenza permanente il 22 maggio del 2003 nel quale era stata individuata la figura e il relativo profilo professionale. Le leggi che regolamento il servizio ma non hanno mai definito la figura giuridica dell’autista/soccorritore». Per questo si chiede al governo, aggiungono nella nota i sindacati l’applicazione della legge 11 gennaio 2018, n. 3 stabilendo che il profilo di autista/soccorritore venga ricompreso nell’area professionale delle professioni sociosanitarie. La rilevanza della figura del lavoratore è molto importante visto che è presente in tutte le ambulanze del paese per l’assistenza alla persona, le profonde modificazioni nelle realtà organizzative, clinico-assistenziali che si sono verificate negli ultimi vent'anni, nonché l'emergenza pandemica da Covid-19, tali per cui il profilo dell’operatore delineato ma non legittimato dall’accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome nel 2003 rivela limitazioni non più funzionali al soddisfacimento dei bisogni che il servizio di urgenza emergenza sanitaria ci chiede. Gli operatori meritano la giusta dignità lavorativa».