Domenica 28 Aprile 2024

Fondo sociale Ue, alla Regione Siciliana si riunisce il primo comitato di sorveglianza

L'assessore regionale Mimmo Turano

Domani primo Comitato di sorveglianza del programma regionale del Fse Plus 2021-27 della Regione Siciliana, presieduto dall’assessore regionale all'Istruzione e formazione professionale Girolamo Turano. Fra gli obiettivi del Comitato approvare il regolamento interno e il documento che individua i criteri di selezione degli interventi, per rendere operativo il Programma approvato dalla Commissione europea lo scorso 25 agosto, e fare il punto sullo stato di attuazione della programmazione 2014-20 del Fondo sociale, per parlare di buone prassi e dei risultati ottenuti in vista della chiusura del Programma regionale previsto a dicembre 2023. «La Sicilia – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - è tra le prime regioni italiane che hanno ottenuto l’approvazione del Programma regionale del Fse Plus per il periodo di programmazione comunitaria 2021-27 da parte della Commissione europea, grazie anche al lavoro di squadra tra gli uffici regionali e di concertazione con i componenti del partenariato economico e sociale, che hanno permesso di individuare i temi focali e le esigenze della società siciliana». «Sono previste risorse per oltre 1,5 miliardi per il periodo 2021-27, contro gli 800 milioni di euro della vecchia programmazione 2014-2020 - sottolinea l'assessore Girolamo Turano -. A questa somma vanno aggiunti altri 500 milioni stanziati sul Programma operativo complementare (Poc). Il Fondo sociale è uno strumento finanziario europeo che garantisce a tante donne e uomini opportunità di crescita, di lavoro, di dignità e parità. Anche per questa programmazione la vera sfida da vincere sarà proprio la capacità di spendere tutte queste risorse comunitarie in progetti sostenibili e inclusivi e con un reale collegamento alle esigenze delle imprese». Le risorse del Fse+ serviranno per finanziare le priorità previste dal Programma: circa 300 milioni di euro sono assegnati all’occupazione giovanile e 450 milioni all’inclusione sociale. Sono state inoltre destinate specifiche risorse finanziarie per il contrasto alla povertà infantile (75 milioni di euro) e per il sostegno alle persone indigenti (circa 45 milioni di euro). Oltre 417 milioni di euro saranno assegnati all'istruzione e alla formazione professionale, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze Stem (discipline scientifico-tecnologiche); circa 325 milioni le risorse per l’occupazione e 356 milioni per l’inclusione sociale. Infine, per la priorità “azioni sociali innovative” sono stati stanziati 48 milioni per incentivare l’inclusione attiva, le pari opportunità e la non discriminazione per migliorare l’occupabilità dei gruppi svantaggiati. Nel nuovo programma regionale cambiano le priorità (P): nella programmazione 21-27 viene dato spazio, oltre a occupazione (P1), istruzione e formazione (P2), inclusione sociale e lotta alla povertà (P3), anche a giovani (P4) e azioni sociali innovative (P5). «La Regione Siciliana - sottolinea Patrizia Valenti, Autorità di gestione Fse - è tra le poche regioni ad aver attivato azioni innovative sociali che saranno cofinanziate fino al 95%. È davvero un risultato importante dal quale partire. Obiettivo principale della nuova programmazione - ha concluso Patrizia Valenti - è la costruzione di una società della conoscenza orientata alla valorizzazione dell’inclusione e al contenimento del disagio sociale». Alla plenaria del comitato, che si terrà domani dalle 9.30 all'Istituto “E. Medi” di Palermo, parteciperanno i rappresentanti della Commissione europea, dell’Anpal, dell’Agenzia per la coesione territoriale, di Tecnostruttura, dell’Unità di missione per il Pnrr, dell’Autorità di certificazione, dell’Autorità di audit, oltre ai responsabili regionali e soggetti già presenti nel partenariato economico-sociale. All’interno della scuola, che ospita la riunione del comitato, sarà allestita la mostra dell’Ansa dedicata ai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, cofinanziata dal Fse della Regione Siciliana, un percorso per immagini che ripercorre le tappe umane e professionali più importanti della vita dei due magistrati uccisi dalla mafia.

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