Sono stati riaperti i termini per presentare domanda per il concorso in magistratura. Pubblicato un Avviso, nella Gazzetta Ufficiale di venerdì 25 novembre 2022, che riguarda il concorso rivolto agli aspiranti magistrati ordinari, per l’assunzione di 400 persone.
La riapertura dei termini
La riapertura dei termini è stata adottata a seguito di diverse segnalazioni di candidati che non sono riusciti a perfezionare l’iscrizione. Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 del 28 novembre fino alle ore 12 del prossimo 2 dicembre 2022.
Concorso in magistratura, le novità
La novità più importante, da quest'anno, è che alla procedura di selezione possono partecipare tutti i candidati laureati o neolaureati in giurisprudenza, senza più l’obbligo di frequenza di tirocini o scuole di specializzazione per le professioni legali né l’abilitazione alla professione forense.
I requisiti
Per poter partecipare al concorso il candidato dovrà possedere i seguenti requisiti: cittadinanza italiana; esercizio dei diritti civili; condotta incensurabile; idoneità fisica all'impiego; posizione regolare nei confronti del servizio di leva. Lo stesso non dovrà essere stato dichiarato per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda. I partecipanti, inoltre, dovranno rientrare in una delle seguenti categorie: magistrati amministrativi e contabili; procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all'area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno 5 anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a 4 anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a 4 anni, con almeno 5 anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; abilitati all'esercizio della professione forense anche se non iscritti all'albo degli avvocati e, se iscritti all'albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario per almeno 6 anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a 4 anni.
Le prove
Il concorso prevede: prova scritta; prova orale; valutazione titoli. La prova scritta consiste nello svolgimento di tre sintetici elaborati teorici vertenti sulle seguenti materie di diritto civile, penale e amministrativo. La durata totale della prova è di 8 ore. Il diario della prova sarà pubblicato il 31 Marzo 2022. La prova orale è un colloqui basato sulle seguenti materie: a) diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; b) procedura civile; c) diritto penale; d) procedura penale; e) diritto amministrativo, costituzionale e tributario; f) diritto commerciale e fallimentare; g) diritto del lavoro e della previdenza sociale; h) diritto comunitario; i) diritto internazionale pubblico e privato; l) elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; m) colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.