Venerdì 22 Novembre 2024

Bollette luce e gas non pagate. Quando si rischia lo stop della fornitura e come evitarla

Bollette non pagate, ecco quando si rischia lo stop alla fornitura

In periodo di crisi, riuscire a pagare le bollette non è più così scontato. Eppure, la paura delle famiglie di restare senza luce e gas, è reale. E, in effetti, il rischio c’è. Occorre quindi stare ben attenti, pensare per tempo a come affrontare i pagamenti ed eventualmente ricorrere anche alla possibilità di rateizzazione prevista dagli aiuti governativi. Generalmente, comunque, il processo per il distacco dell’utenza è lungo, anche se, con il mercato libero dell’energia, i tempi possono essere differenti in base ai fornitori. Nel momento in cui un cliente, non ha pagato la bolletta di luce e gas, va incontro alla morosità. Il fornitore manda una comunicazione per sollecitare il pagamento, un avviso bonario, che può essere inviato a distanza di alcune settimane dal mancato pagamento e risulterà anche sulle bollette successive. Se il cliente, nel periodo che va dall’avviso bonario e all’invio della successiva bolletta, non salda ancora il pagamento, l’azienda fornitrice di luce e gas invia una raccomandata con ricevuta di ritorno dove viene fissata una data di scadenza per il pagamento, decorsa la quale si procede alla sospensione della fornitura. Anche se, prima di sospendere la fornitura di luce e gas, il fornitore provvede al depotenziamento del contatore fino al 15%. Così facendo, il contatore scatterà continuamente e sul display, comparirà la dicitura: “fattore K 15%”. Riattivare una fornitura sospesa dopo un solo mese non comporta costi aggiuntivi, mentre in caso di periodi prolungati il contratto viene completamente annullato e occorrerà stipularne un altro. Quindi, occhio alle bollette. Occhio alle date di scadenza. Meglio rateizzare subito che correre i rischio di uno stop alla fornitura.

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