La bolletta del gas potrà diventare mensile e con una nuovo metodo di tariffazione ex post. Sono queste le notizie più importanti che attendono gli italiani in autunno e che porteranno, come sostiene il Codacons, a nuovi aumenti. Queste due novità sono state decise dall'Autorità per l'energia che ha accolto una delle richieste avanzate dall'Unione nazionale consumatori nella consultazione sulla delibera dello scorso luglio, sui nuovi metodi di determinazione delle tariffe per il mercato tutelato.
Bolletta del gas mensile
Di fronte all'impennata delle quotazioni del gas a livello internazionale, per intercettare in modo immediato le eventuali iniziative nazionali ed europee di contenimento dei prezzi, l'Arera ha deciso di sganciarsi totalmente dal Ttf di Amsterdam. L'aggiornamento delle tariffe diventerà da quest'autunno mensile, non più trimestrale e sarà ex post e non più ex ante come avvenuto finora, separando le variazioni di prezzo relative all'elettricità da quelle sul gas.
Come si calcola la nuova bolletta del gas
Alla fine di questo mese saranno aggiornate solo le tariffe della luce per i consueti tre mesi, mentre per stabilire il prezzo del gas del solo mese di ottobre bisognerà aspettare i primi giorni di novembre, in particolare, come appena stabilito dall'Arera, il secondo giorno lavorativo del mese successivo a quello di riferimento (in questo caso dunque il 3 novembre). "Ora, grazie a noi, sarà possibile avere anche nel mercato tutelato del gas fatture mensili, invece che bimestrali. Un passo avanti molto importante per evitare bollette insostenibili per le famiglie o possibili conguagli esagerati", sostiene Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.
Nuovi rincari
L'invio mensile delle bollette del gas, però, produrrà un aggravio di costi a carico dei consumatori, così come l'aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe. Chi è contro queste decisioni è il Codacons che sostiene come sia "una scelta dannosa per gli utenti". "Partirà un ricorso al Tar contro qualsiasi decisione dell'Autorità che dovesse modificare il periodo di fatturazione del gas, al pari di quanto fatto per l'aggiornamento mensile delle tariffe, sul quale pende un ricorso del Codacons – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. Questo perché l'invio mensile delle bollette non solo non determinerà alcun vantaggio per gli utenti, non avendo alcun effetto sulle tariffe, ma produrrà un aggravio dei costi a carico delle società fornitrici, costi che saranno scaricati sui consumatori finali".
Aumenti nel 2023
Le previsioni dell'associazione per il 2023 non sono rosee. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, sostiene che "gli analisti annunciano tensioni sulle quotazioni dell'energia che proseguiranno anche nel corso del nuovo anno. Considerando l'attuale andamento in forte rialzo dei prezzi di luce e gas, in assenza di un blocco nazionale o europeo delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto, nel 2023 il conto per le forniture energetiche potrebbe raggiungere i 5.266 euro a famiglia: 3.052 euro per la bolletta del gas, 2.214 euro per quella della luce, con una crescita della spesa energetica del +300% rispetto al 2020".
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