Firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, il decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum introdotta dal Decreto Aiuti come sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti. La misura è finanziata a valere sulle risorse del Fondo istituito nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con una dotazione finanziaria implementata dal Decreto Aiuti bis a 600 milioni di euro per l’anno 2022, che costituisce limite complessivo di spesa. I beneficiari dell’indennità, ricorda la nota del ministero del Lavoro, sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103 che, nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro. I destinatari della misura una tantum, pari a 200 euro e corrisposta a seguito di presentazione di domanda devono essere già iscritti alle menzionate gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita IVA e attività lavorativa avviata e devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020. Il beneficio non è compatibile con le misure introdotte dagli articoli 31 e 32 del Decreto Aiuti.