«Un intervento volto a postergare l’applicazione del requisito di regolarità contributiva almeno fino a metà 2023, in modo da consentire alle aziende, rientranti in graduatoria, di potere ricevere il contributo al fine anche regolarizzare le pendenze accumulatesi durante i due anni precedenti». Cna Sicilia lancia un appello al presidente della Regione, Nello Musumeci, e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, per sbloccare lo stallo in corso riguardanti i finanziamenti agevolati a tasso zero a favore delle imprese, con sede in Sicilia, danneggiate dall’emergenza Covid, concessi dall’Irfis. «Non è possibile e rispettoso cambiare le regole in corsa - afferma il segretario regionale della Confederazione, Piero Giglione - specie se queste risultano poi fatalmente letali, mettendo a serio rischio l’esistenza delle stesse attività. L’assegnazione di tali finanziamenti, come da nota pubblicata dallo stesso Ente, non prevedevano, in fase di ammissione al beneficio, la valutazione del merito creditizio e la regolarità Durc. Adesso invece per procedere all’erogazione viene espressamente richiesta la regolarità contributiva, della quale parecchie aziende, a causa della pesante e perdurante crisi, non dispongono e non sono nelle condizioni di potere sanare in quanto la regolarizzazione non è di pronta soluzione, dal momento che la disponibilità del Durc presuppone la regolarità dei pagamenti anche in seno all’Agenzia della Riscossione e, in molti casi, se si è decaduti dal beneficio di rateizzazione (a causa anche delle chiusure delle medesime attività) non è possibile riparare la propria posizione».