
L’estate è iniziata da poco, accompagnata da un gran caldo, e la Sicilia ha già evidenti problemi con l’approvvigionamento d’acqua ad uso irriguo, forse più di altre regioni d’Italia, sicuramente tanto quanto i territori del Nord. Ma a differenza di questi ultimi, noi non chiederemo lo stato d’emergenza per siccità, semplicemente perché non ci sono i presupposti per farlo. Situazione kafkiana? Sì, e tutta made in Sicily, perché quello che sta accadendo nelle campagne dell’Isola in tema di risorse idriche, è un’eccezione rispetto al resto del Paese e, come ogni opera partorita dal genio di Kafka, è anche paradossale.
Al quadrato, visto che i paradossi sono due, uno legato all’altro. Il primo: da un lato, a differenza delle fotografie che arrivano dai bacini del Nord, quasi tutte le nostre 26 dighe, grazie alle copiose piogge cadute nei mesi autunnali, presentano oggi un discreto volume d’acqua, dall'altro questa risorsa, una volta immessa nelle reti «colabrodo» gestite dai Consorzi di bonifica - commissariati da oltre vent’anni, indebitati e con i dipendenti sul piede di guerra – si disperde in mille rivoli. Lo sanno bene gli agricoltori, che da Palermo fino alla Piana di Catania continuano a lamentare approvvigionamenti con il contagocce, guasti alle condutture mai riparati (se non di tasca propria) e inaridimento dei terreni, a fronte di bollette in costante aumento.
E lo sa bene pure il presidente della Regione, Nello Musumeci, che mercoledì scorso, in una riunione con gli assessori all’Agricoltura e al Territorio, i direttori dei dipartimenti regionali competenti e i vertici dei due Consorzi di bonifica, ha fatto il punto sullo stato dell’arte, arrivando a questa conclusione: la dote d’acqua disponibile «non desta per ora preoccupazione, ma bisogna intervenire per rispondere alle legittime richieste dei coltivatori, alle prese con i gravi problemi legati alle alte temperature e alle disfunzioni delle reti irrigue».
E qui scatta il secondo paradosso: «intervenire» non equivarrà a chiedere lo stato d’emergenza, perché la siccità di cui sta soffrendo l’Isola non è naturale, ma artificiale, legata al peccato originale del territorio, ossia alle croniche disfunzioni delle condutture. La soluzione? Per aggirare l’ostacolo e chiedere a Roma comunque aiuti e stanziamenti si potrebbe puntare proprio sull’aumento anomalo delle temperature, ma sarà dura far valere questa ragione.

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10 Commenti
Manlio
25/06/2022 16:36
Chi ha governato la regione negli ultimi anni ?
Anna
25/06/2022 17:07
I risarcimenti per danni alle colture, gli agricoltori e gli allevatori li pretendano dai vari potenti consorzi di bonifica, questi prelevano direttamente il denaro ai cittadini attraverso le tasse, hanno il dovere di provvedere ai sistemi e alle infrastrutture per le irrigazioni , argini e non solo.
Jago
25/06/2022 17:52
C'è l'acqua e mancano i tubi a Palermo abbiamo l'acqua ma abbiamo i tubi bucati , la diga di Lentini è stracolma e non ha tubi.Tra poco sverseremo l'acqua delle dighe della provincia di Palermo a mare a causa della fanghiglia e così finalmente non avremo neanche noi l'acqua, una "Livella" al secco con il resto 'Italia. Che il Padreterno illumini le menti di chi ci governa...
Romualdo
25/06/2022 18:03
Ma va. Che strano.....
Roberto
25/06/2022 18:30
Se io fossi "Roma " farei amministrare l'isola da un solo commissario, possibilmente nordico, chiuderei tutti i carrozzone mangia soldi dell'isola, manderei a casa dirigenti e direttori generali della pubblica amministrazione. Solo cosi i siciliani potrebbero vivere in una terra civile
antonino d'aleo
26/06/2022 09:09
Il problema di base è che ogni Popolo ha il Governo che si Merita e noi siamo troppo STRAFOTTENTI a partire dal fatto che non proviamo a cambiare andando a Votare in Massa, almeno il 95%. Inoltre la Nostra cultura Civica è presente in non oltre il 20% della Popolazione Siciliana.
Salvatore
26/06/2022 01:18
Purtroppo è stato sempre così, non mi meraviglierei del caso.
Marco
26/06/2022 06:45
E poi invitano i cittadini ad andare a votare!!!!!! Ma non vi pare una pagliacciata?
Alex
26/06/2022 06:47
La realtà é che stanno facendo di tutto per farci morire di fame, noi 'villani' ci arrangeremo per mangiare, ma gli impiegati, burocrati, massoni ect.... si dovranno mangiare i soldi che stanno facendo alle spalle nostre. Sarà uno spettacolo vederli elemosinare un pezzo di pane.... Economia di guerra
mais
26/06/2022 07:31
La politica in Italia è in grande decadimento, in particolare in Sicilia. E viene certificato dal fatto che ormai vanno a votare meno del 50%. Purtroppo la Sicilia è macchiata di tanti peccati originali perché nei posti di comando spesso viene "comandato" l'uomo sbagliato al posto sbagliato. Alla fine tiri la somma e ti accorgi che non funziona niente o quasi.
vito
26/06/2022 11:21
Se io fossi un Angelo lo so cosa farei.