Ventisei Comuni italiani avranno un gettito fiscale dall'ospitare piattaforme petrolifere nel loro specchio di mare. Fra le amministrazioni beneficiarie tre sono siciliane: Butera e Gela, in provincia di Caltanissetta, e Scicli, nel Ragusano.
Il decreto del ministero dell’Economia per l’individuazione dei Comuni a cui spetta il gettito dell’imposta immobiliare sulle piattaforme marine è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Oltre ai siciliani rientrano nella lista: Casalbordino, Torino di Sangro, Vasto, Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Silvi, Crotone, Cesenatico, Gatteo, Ravenna, Rimini, Cupra Marittima, Pedaso, Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio, Civitanova Marche, Pesaro, Petacciato e Chioggia. Per quanto riguarda quelli con un terminale di rigassificazione sono invece Porto Tolle e Livorno.
A loro spetterà l’incasso relativo all’imposta immobiliare sulle piattaforme marine relativa agli anni 2020 e 2021.
Le aziende che hanno già versato il tributo devono trasmettere al ministero la base imponibile e la cifra pagata per ciascuna infrastruttura. Cifra che è stata raccolta dal ministero dell’Interno.
In seguito sarà lo stesso dicastero dell’Economia a comunicare ai singoli Comuni quanto incasseranno. A decorrere dal 2022 invece il versamento avverrà direttamente allo Stato e agli Enti locali interessati tramite modello F24.
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