Martedì 30 Aprile 2024

Tyrrhenian Link: chiesta l’autorizzazione per la tratta Sicilia-Sardegna

Punta Tramontana, posa del cavo sottomarino Terna

Terna ha presentato al Mite la richiesta di autorizzazione per la tratta ovest dell’elettrodotto Tyrrhenian Link, destinata a collegare Sicilia e Sardegna. Nel novembre scorso al ministero era stata depositata quella per il ramo est del cavo sottomarino, fra Sicilia e Campania. Nelle prossime settimane - annuncia Terna - si terranno le conferenze dei servizi, preliminare e decisoria, durante le quali saranno rispettivamente valutati gli esiti della consultazione pubblica e i pareri di conformità espressi dagli enti preposti. Il decreto autorizzativo definitivo del ministero della Transizione ecologica è atteso entro la metà del 2023. La fase di consultazione per la tratta ovest dell’elettrodotto è cominciata lo scorso settembre, con sei eventi Terna Incontra organizzati con le istituzioni e le comunità locali di Termini Imerese (Palermo) e di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu S. Elena, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai (Cagliari). Per la Sardegna, secondo le soluzioni individuate, dall’approdo del cavo sottomarino di Terra Mala, sul litorale di Quartu, i cavi interrati percorreranno prevalentemente strade già esistenti per circa 30 chilometri. A Selargius, sarà realizzata la stazione di conversione in aree adiacenti alla già esistente stazione elettrica. In Sicilia, invece, i cavi sottomarini approderanno a Fiumetorto. Da qui i cavi interrati - prospetta Terna - percorreranno un tracciato di 7 chilometri fino a Termini Imerese, in Contrada Caracoli, dove sorgerà la stazione di conversione in prossimità dell’attuale stazione elettrica. Sul Tyrrhenian Link, considerato strategico per il sistema elettrico italiano, Terna investirà circa 3,7 miliardi di euro e coinvolgerà circa 250 imprese: saranno realizzate due linee elettriche sottomarine da 1000 MW ciascuna in corrente continua (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per una lunghezza totale di 950 km. L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, secondo le previsioni, ma il primo cavo - quello del ramo Est - sarà operativo già dalla fine del 2025.

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