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Regionali, il contratto bloccato: la Cisal proclama lo stato di agitazione

«I lavoratori della Regione Siciliana sono stanchi delle solite promesse sul rinnovo del contratto e sulla riclassificazione: non ci sono i soldi, non ci sono proposte e il tempo passa con la scadenza del Comitato esecutivo Aran ormai imminente e la campagna elettorale alle porte. Servono risposte e non chiacchiere, per questo proclamiamo lo stato di agitazione di tutti i dipendenti regionali». Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal.

«Ieri all'Aran si è tenuto un altro inconcludente incontro con i sindacati sul rinnovo del contratto - continuano Badagliacca e Lo Curto - ma sulla riclassificazione non c'è nulla di concreto, perfino i 3,3 milioni aggiuntivi annunciati dal Governo sono bloccati fino all'approvazione del Bilancio. L'Aran è in scadenza e la campagna elettorale ormai prossima, il rinnovo del contratto va fatto senza perdere altro tempo. Siamo andati avanti sul ricorso contro i concorsi esterni e non ci fermeremo neanche questa volta, lo stato di agitazione è solo il primo passo della nostra battaglia in difesa dei lavoratori».

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