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Caro energia, appello delle pasticcerie siciliane: «Per i prodotti della tradizione compriamo artigiano»

Il caro energia e il rincaro delle materie prime colpisce anche le pasticcerie siciliane. Sono interessate 7.453 imprese siciliane della pasticceria e del settore dolciario (che include produzione manifatturiera di biscotti, cacao, cioccolato e di gelati) con un’alta vocazione artigianale: le 5.737 imprese artigiane, rappresentano il 77,0% delle imprese totali del settore in esame. È quanto evidenzia uno studio dell’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Sicilia.

In questo periodo caratterizzato dalle vendite dei dolci pasquali, oltre alla dinamica dei costi energetici, sale la pressione dei prezzi internazionali dei cereali che, valutati in euro, salgono del 43,6%. Le pasticcerie italiane, siciliane comprese, stanno assorbendo, in modo più accentuato rispetto agli altri paesi europei, la pressione dei prezzi delle materie prime e la maggiore spinta sui costi dell’energia, con ricadute contenute sui prezzi praticati alla clientela.

«Tra i rincari delle materie prime e l’aumento dei costi dell’energia - dice Giuseppe Pezzati, presidente di Confartigianato Sicilia - anche le imprese dolciarie e le pasticcerie siciliane stanno lavorando tra non poche difficoltà in questo periodo, ma stanno comunque tenendo duro. Nelle ultime settimane, nonostante le criticità, i nostri artigiani hanno dato il massimo per offrire la qualità di sempre. Ma è necessario il sostegno di tutti i cittadini. Per questo, invitiamo tutti i consumatori a comprare artigiano, a comprare sotto casa. Dando valore e forza alla passione e ai sacrifici dei nostri maestri pasticceri. Scegliere locale, acquistando i prodotti della tradizione».

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