Il canone Rai dal 2023 potrebbe non essere più accorpato alla bolletta elettrica. Il 13 aprile scorso, infatti, è stato approvato l’ordine del giorno al decreto energia presentato da Maria Laura Paxia del gruppo misto, che prevede «di adottare misure normative dirette a scorporare dal 2023 il canone Rai». In questa maniera viene accolto l'impegno che l’Italia aveva con l’Ue ovvero quello di scorporare il canone Rai, in quanto onere improprio.
Canone Rai, chi lo paga
Attualmente, a pagare l’importo è ogni cliente intestatario di un’utenza di energia elettrica nell’abitazione di residenza. Il canone viene quindi addebitato a ogni famiglia, indipendentemente dal numero di televisioni possedute.
Canone Rai prima del 2016
La decisione non piace, però, ai vertici della televisione pubblica perché potrebbe far aumentare i casi di evasione, portandoli ai livelli del 2016, quando a pagare erano in pochissimi. Fino al 2015, infatti, era possibile pagarlo con un bollettino postale, in tabaccheria o telefonicamente con carta di credito o debito. La spesa poteva essere divisa solo in una rata annuale, in due rate semestrali o quattro rate trimestrali.
Canone Rai dal 2023
L’ordine del giorno presentato da Maria Laura Paxia non è vincolante per il Governo, ma se passasse questa linea le bollette elettriche del 2023 si dovrebbero ridurre di circa 90 euro all’anno. L’importo attualmente viene rateizzato in 10 tranche mensili da 9 euro ciascuna, da pagare da gennaio a ottobre. Il canone Rai, però dal 2023 andrebbe pagato in altra maniera. È possibile che si proponga di tornare al modello precedente, magando utilizzando PagoPa e occorrerà trovare un modo per impedire che tanti cittadini non paghino.